Ciclismo, la vittoria “rosa”
che porta Israele nella storia
Fino all’inizio di questa stagione il ciclismo professionistico maschile mai aveva visto una donna protagonista nel ruolo apicale di direttore sportivo. Almeno nel World Tour, l’élite della categoria, che raccoglie i team chiamati a sfidarsi nelle principali corse di un giorno o a tappe. A infrangere questo tabù ci ha pensato la Israel Start-Up Nation, ingaggiando a dicembre la 49enne britannica Cherie Pridham.
Una scelta in linea con la storia di questa giovane squadra, spesso distintasi per le sue scelte d’impatto , per la sua capacità di aprire strade nuove. Una scelta soprattutto che andrà ad avere un peso determinante nella stagione forse più importante, quella (con Chris Froome capitano) dell’atteso salto di qualità.
Ieri, per Pridham e per la compagine israeliana, è arrivata la prima grande gioia di questo 2021: la vittoria, ottenuta dal danese Mads Würtz Schmidt, sul traguardo della sesta tappa della Tirreno-Adriatico. Pugni al cielo per il corridore, che ha regolato con un gran finale i suoi compagni di fuga. Ed esultanza sfrenata, in ammiraglia, per Pridham. Un’immagine destinata a entrare nella storia del ciclismo.
a.s twitter @asmulevichmoked
(16 marzo 2021)