Non rubare al prossimo

“Un uomo di voi che offra un sacrificio” (Waiqrà 1;2).
Rashì si interroga sul motivo per cui è scritto “Adam” e non “ish”. A questo proposito risponde facendo riferimento al primo uomo della Creazione, Adam, il quale non si appropriò mai di quanto non gli appartenesse nonostante fosse tutto a sua disposizione per offrire sacrifici; così, continua il nostro Maestro, dobbiamo fare noi che viviamo a contatto con il resto degli altri uomini.
Rashì in questa spiegazione parla di “ghezel – furto” riferendosi quindi a qualcosa di rubato al prossimo.
Molta gente per mettersi in evidenza si impossessa, anche solo moralmente, di ciò che non gli appartiene.

Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna