La spia che vendeva segreti

Aperture dei quotidiani italiani dedicate all’arresto dell’ufficiale della marina italiana Walter Biot, accusato di spionaggio dopo essere stato colto in flagrante mentre passava documenti segreti a un diplomatico russo in cambio di 5mila euro. Successivamente all’arresto, la Farnesina ha attivato la procedura per l’espulsione dell’ufficiale russo e di un suo superiore. Il caso, scrive il Corriere, potrebbe ora avere due effetti diversi sui rapporti tra Italia e Russia: “farli inclinare verso un inusuale peggioramento, farli restare migliori rispetto a quelli tra Mosca e altri Stati della Nato se vi sarà qualche diplomatica acrobazia”. Repubblica spiega che l’episodio italiano “non è che l’ultimo di una serie di casi di presunto spionaggio russo nei Paesi europei. Solo negli ultimi mesi diplomatici russi accusati di spionaggio sono stati espulsi da Bulgaria, Paesi Bassi, Austria, Francia e Repubblica Ceca. La Russia ha sempre reagito in maniera simmetrica espellendo un egual numero di diplomatici europei e ha spesso denunciato accuse infondate e ‘russofobe’”.

Biden e il New Deal 2021. Duemila miliardi di investimenti pubblici spalmati su circa 8 anni per rilanciare l’economia statunitense. È il progetto al centro dell’American Jobs Plan del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Un progetto presentato nelle scorse ore, definito dal New York Times come “una scommessa sul fatto che il governo può fare cose colossali che il settore privato non può fare”. Quattro i grandi capitoli di investimenti, riassume il Corriere: “I trasporti. Strade, ponti, ferrovie; ma anche la creazione di una rete di 500mila stazioni di ricarica per l’auto elettrica. Secondo: le reti delle utilities, cioè le condotte obsolete dell’acqua; elettricità; la banda larga di Internet; progetti per rinnovare circa due milioni di case, Oltre a scuole e ospedali. Terzo: modernizzazione delle strutture di cura per gli anziani, i disabili, le persone più svantaggiate. Quarto: almeno 18o miliardi per la ricerca e lo sviluppo tecnologico per ‘tenere il passo con la Cina’ e ‘conquistare la leadership mondiale nelle scienze ambientali e nell’innovazione’”.

Processo Eichmann. Sul Corriere della Sera Walter Veltroni ricorda l’anniversario del processo al gerarca nazista Adolf Eichmann, iniziato a Gerusalemme l’11 aprile 1961. “II processo di Norimberga aveva collocato la Shoah all’interno di un giudizio sui crimini complessivi del nazismo. Quello di sessant’anni fa ad Adolf Eichmann – scrive Veltroni – accese invece i riflettori del mondo sulla persecuzione degli ebrei e sul disegno del loro annientamento. Una tragedia che, mai va dimenticato, non ha paragoni nella storia dell’umanità”. Riguardo alle responsabilità del nazismo, Repubblica intervista invece la nipote di Claus von Stauffenberg, colonnello della Wehrmacht che congiurò – fallendo – contro Hitler. La nipote nega le accuse di antisemitismo al nonno e denuncia il fatto che l’estrema destra dell’Afd lo usi “per ridurre il suo patriottismo a un maldestro nazionalismo”.

No-vax e antisemitismo. Ancora attenzione sui quotidiani al caso della prefazione firmata dal procuratore Nicola Gratteri a un libro che espone tesi complottiste, no-vax e antisemite. Il Foglio, giornale che per primo ha fatto emergere il caso, ospita un intervento di Riccardo Pacifici in cui si chiede un intervento condiviso contro questo nuovo caso di antisemitismo. Una lettore di Repubblica chiede che sia il Csm ad intervenire. Al tema del complottismo antisemita dedica invece un approfondimento Gad Lerner sul Fatto Quotidiano, a partire dal nuovo libro di Wu Ming 1, La Q di Qomplotto (Edizioni Alegre).

Segnalibro. Repubblica Firenze presenta Il bambino che venne dal fiume (Feltrinelli), che segna il debutto nella letteratura per ragazzi di Wlodek Goldkorn. Un libro dedicato alla figura di Mosé e firmato assieme a Sergio Staino, autore delle illustrazioni. “Il futuro è quello che noi ci immaginiamo, noi siamo quello che raccontiamo – spiega Goldkorn – e raccontiamo quello che vogliamo essere. Credo che la storia di Mosè sia un buon mezzo per incoraggiare i piccoli lettori ad alimentare per tutta la vita l’immaginazione”.

Daniel Reichel