Ladri e assassini
“È la conferma che i nazisti oltre ad essere assassini erano anche ladri”. Così commenta un anonimo navigatore della rete la notizia apparsa su molti quotidiani online del rinvenimento nel padovano e della restituzione alla famiglia proprietaria di un quadro di Poussin razziato dai nazisti in una casa abitata da ebrei durante l’occupazione.
Con questo fatto di cronaca torna prepotentemente alla ribalta la questione dell’appropriazione indebita da parte di singoli gerarchi nazisti (Göring e Hitler in primis) o da parte delle autorità statali come fu il caso dei truffaldini incameramenti di beni promossi in Italia dall’Ente gestione e liquidazione immobiliare (EGELI). Invero la ricerca in quest’ambito non si è mai fermata. Vuoi che si tratti dei benemeriti investigatori del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri (un gruppo altamente specializzato e portatore di importanti e riconosciute competenze), oppure che si consideri il lavoro delle archiviste e degli archivisti che da molti anni stanno digitalizzando e organizzando gli archivi dell’EGELI custoditi da Banca Intesa o dalla Fondazione San Paolo o da altri enti bancari sparsi nel territorio nazionale, le scoperte di nuove informazioni sulle razzie di beni alle famiglie ebraiche durante la persecuzione 1938-45 continuano ad emergere con forza. Molti documenti sono già visibili online come per il caso del progetto promosso a Torino dalla Fondazione 1563 sulle biografie di alcune delle persone che subirono la spoliazione di stato. Altri documenti verranno presentati a partire dal prossimo 25 aprile grazie al progetto Viteattraverso curato a Milano dalla Fondazione CDEC, dall’Archivio Storico Intesa San Paolo e dall’ASP Golgi Redaelli. In questi e in altri casi, si tratta di ricostruire biografie, vite di persone descritte attraverso gli oggetti che a loro appartenevano. Si trattasse di un pregiato quadro di Poussin, o di una semplice bambola (sempre burocraticamente registrata e valutata economicamente), ci troviamo di fronte alla miseria di quello che in fondo erano fascisti e nazisti. Miseri ladri, oltre che feroci assassini.
Gadi Luzzatto Voghera, Direttore Fondazione CDEC
(2 aprile 2021)