Le reazioni alla scomparsa
“Maestro di Torah e di umanità”

Numerose reazioni, in tutta l’Italia ebraica, alla scomparsa del rav Richetti. 
Rav Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano e presidente dell’Assemblea rabbinica italiana, sottolinea in una nota: “Lo ricordiamo per la sua emunà, per la sua saggezza e la sua sapienza, per il carattere amabile, per la capacità di comunicare pensieri profondi sempre trovando le giuste parole, con il sorriso e con affabilità con cui sapeva essere veramente vicino nei momenti lieti come in quelli più tristi. Ha onorato il Signore e ha trasmesso intense emozioni con la sua voce potente e melodiosa, avendo a cuore la conservazione delle tradizioni e dei canti di tutte le comunità ebraiche in Italia. È stato per molti maestro e amico. Siamo vicini alla moglie, ai figli e ai parenti tutti in questo triste momento”. 
Milo Hasbani, che della Comunità di Milano è il presidente, si unisce al cordoglio: “Tanti lo ricorderanno per aver preparato i figli per il loro Bar Mitzva, con la sua voce inconfondibile, e per l’intonazione del Yafutzu alla fine di Kippur dopo una giornata di digiuno. È rientrato, a ferragosto dalla montagna dove era in vacanza per celebrare il funerale di mio padre, con gli  scarponi ai piedi perché non aveva avuto il tempo per cambiarsi. Sapeva ascoltare e aveva sempre la parola giusta”.  Per Hasbani a lasciarci è “una persona di grande valore morale”; un uomo che definisce “colto, preparato, sempre disponibile, sorridente”. 
Dario Calimani e rav Daniel Touitou, rispettivamente presidente e rabbino capo di Venezia, scrivono in una nota congiunta: “La notizia ci ha colti impreparati e ci ha lasciati attoniti, perché rav Richetti è stato un rav che, come pochi altri a Venezia, ha svolto con dedizione e saggezza il suo ruolo di Maestro e di Guida e ha saputo esprimere umanità e calore alle persone nella vita di tutti i giorni così come nei momenti difficili dell’esistenza. Un rav che è stato Maestro e amico, esempio raro nelle virtù della semplicità e dell’umiltà”. 
“Di lui – le parole di Alessandro Salonichio, presidente della Comunità di Trieste – non scorderemo la cultura, non solo ebraica, il profondo rispetto per il mantenimento delle tradizioni locali e dei canti liturgici delle numerose Comunità presso le quali ha svolto il suo lavoro”. Tra le sue doti, aggiunge, “ci piace ricordare ancora la straordinaria memoria che, attraverso i numerosi aneddoti che era solito raccontare, lo rendevano un personaggio affascinante e capace di cogliere l’aspetto istruttivo, talvolta anche ironico, delle vicende anche più serie”. 
Elisabetta Rossi, presidente della Comunità di Merano: “È stato il nostro rabbino di riferimento per oltre 30 anni. Uomo di immensa cultura e umanità, un grande rav, un grande maestro, un grandissimo amico. È stato sempre presente nei momenti importanti della mia vita e in quella di molti di noi. Ci mancherà molto il suo sorriso, la sua disponibilità, il suo umorismo e la sua bellissima voce”. 
Commossa anche Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità di Vercelli: “Maestro eccezionale di Torah e di vita e di azioni, ottimo interlocutore, sempre pronto e disponibile, che mi ha sempre accompagnata e sostenuta in questi ultimi 20 anni di presidenza. Ha trasmesso intense emozioni nelle nostre Sinagoghe con la sua voce potente e melodiosa, avendo a cuore la conservazione delle tradizioni e dei canti di tutte le comunità ebraiche in Italia”.
“Rav Richetti – ricorda Susanna Sciaky, presidente nazionale Adei Wizo – aveva il grandissimo dono di saper accogliere sempre con calore e disponibilità. Il suo sorriso e la sua serenità hanno guidato i momenti lieti e tristi di tantissime persone a Milano e in tante altre Comunità. Il Consiglio Nazionale e tutte le sezioni Adei Wizo lo ricordano con affetto e si stringono intorno alla moglie Enrica e ai figli in questo triste momento. Che il suo ricordo sia di benedizione”.

(5 aprile 2021)