Governo d’Israele,
Rivlin incarica Netanyahu

Il Presidente d’Israele Reuven Rivlin ha annunciato che affiderà a Benjamin Netanyahu, leader del Likud, l’incarico di formare il prossimo governo del paese. Netanyahu, che ha ricevuto il sostegno di 52 parlamentari, sarà dunque il primo ad avere l’impegnativo compito di cercare una maggioranza all’interno della Knesset. Nell’esporre la sua decisione, Rivlin ha dichiarato di essere profondamente preoccupato per lo stato generale della politica israeliana. Una preoccupazione, ha evidenziato Rivlin, che tocca anche la situazione di Netanyahu, sotto processo per corruzione, abuso d’ufficio e frode. “Conosco la posizione di molti, secondo i quali il presidente non dovrebbe dare l’incarico (di formare un governo) a un candidato che sta affrontando accuse penali, ma secondo la legge e la decisione dei tribunali un primo ministro può continuare nel suo ruolo anche quando è sotto accusa. Inoltre, la questione di dare l’incarico a un candidato accusato di reati penali è stata oggetto di un intenso disaccordo politico e pubblico durante le recenti campagne elettorali. Per questo motivo – ha concluso Rivlin – ho ritenuto che il presidente dovesse evitare di decidere in base a questa considerazione, per un senso di responsabilità nei confronti dell’istituzione della presidenza e della fiducia che vi ripone, in tutte le sue componenti, la popolazione”.
Rivlin ha parlato di decisione non facile su una base morale ed etica: “Lo Stato di Israele non è da dare per scontato. E temo per il mio paese. Ma sto facendo ciò che mi è richiesto come presidente dello Stato d’Israele, secondo la legge e la sentenza del tribunale, e realizzando la volontà del popolo sovrano”.