Misha Tal, genio imprevedibile e ardito
La storia dei campioni del mondo di scacchi è ricca di personaggi affascinanti e geniali. Michail Nehemievich Tal, l’ottavo campione del mondo, è a mio parere il più affascinante di tutti e uno dei pochissimi veri geni del “nobil giuoco”, in anticipo sui tempi e non pienamente compreso dai suoi contemporanei. E poi, come ricorda Tibor Karolyi nei tre libri che compongono la raccolta delle migliori partite di Tal, “…il suo gioco spettacolare e la sua personalità incantevole gli hanno assicurato l’affetto imperituro degli appassionati di scacchi di tutto il mondo come mai prima di lui e forse come mai dopo”.
Come si fa a non amare Tal? Come si fa a non amare uno che prendeva in giro Bobby Fischer con battute irresistibili, uno che affermava che “Negli scacchi esistono due tipi di sacrifici: quelli corretti… e i miei”, uno che costretto in un letto di ospedale in condizioni gravissime eludeva la sorveglianza di medici e infermieri per andare a giocare “blitz” e battere l’allora campione del mondo Kasparov?
È impossibile. Tal nacque il 9 Novembre 1936 a Riga, la capitale della Lettonia, in una famiglia ebraica. La madre, Ida Gigorievna, apparteneva alla media borghesia e faceva la bibliotecaria mentre il padre, Nehemia Tal, era un dottore. “Misha” (il diminutivo di Michail) aveva un fratello maggiore, Yakov, che seguì le orme del padre diventando anch’egli dottore.
Tal ebbe una salute assai cagionevole per la maggior parte della sua vita. Nacque con due dita in meno nella mano destra, ma questo handicap non gli impedì di imparare a suonare il piano e di giocare a calcio, come portiere. E non si sa con certezza quando cominciò a giocare a scacchi, forse a sei anni. Certo è che suo padre Nehemia, un “prima categoria nazionale”, fu il suo primo maestro, e che dagli undici anni in poi la sua escalation scacchistica fu fenomenale, culminando nel titolo di Campione del Mondo a soli 23 anni, il più giovane fino ad allora, battendo Botvinnik con un secco 12 1⁄2 8 1⁄2. E lo batté con un gioco scintillante, fatto di attacchi arditi, inaspettati e profondi. Una cosa mai vista. Il palmares di “Misha” lascia ancora oggi stupefatti: nel 1972-73 stabilì il record per la più lunga serie di partite ad altissimo livello senza sconfitte e nel 1973-74 batté il suo stesso record (a tutt’oggi entrambi ineguagliati); vinse 61 Tornei internazionali, 6 Campionati sovietici (un altro record che Tal detiene insieme a Botvinnik), il 2° Campionato Mondiale “Blitz”, e inoltre aiutò il giovane Karpov a diventare Campione del Mondo. Il suo libro “Life and games of Michail Tal” è considerato da molti il più bel libro di scacchi mai scritto. Ebbi la fortuna di vederlo in azione a Milano nel lontano 1975, in uno dei più importanti tornei mai organizzati nel nostro Paese (erano presenti fra gli altri il Campione del mondo in carica, due ex Campioni del Mondo e 4 Candidati al titolo mondiale!). Tal non vinse, ma la sua partita contro il Campione di Svezia, il Grande Maestro Ulf Andersson, fu la più brillante in assoluto.
Tal scomparve il 28 Giugno del 1992, per insufficienza renale. Aveva solo 55 anni. Da allora riposa allo Janiu ebreju kapi (il Nuovo Cimitero Ebraico) di Riga. Sono passati ormai quasi 30 anni, ma “Misha” Tal, l’unico giocatore di scacchi rispettato e soprattutto amato anche dai suoi avversari, è sempre, sempre con noi. E sono profondamente convinto che per dare un nome a un nuovo Circolo di scacchi non avremmo potuto fare scelta migliore.
Tal – Suetin, Tbilisi 1969 1.e4,c5 2.Cf3,e6 3.d4,cxd4 4.Cxd4,a6 5.Ad3!,Ce7 6.Cc3,Cbc6 7.Cb3,Cg6?! 8.0-0,b5 9.Ae3,d6 10.f4, Ae7 11.Dh5!,Af6 12.Tad1,Axc3 13.bxc3,Dc7 14.Td2!?,Cce7 15.Cd4,Ad7? 16.f5!,exf5 17.exf5,Ce5 18. Ce6!,Axe6 19.fxe6,g6 20.Dxe5!!,dxe5 21.exf7+, abbandona.
Mario A. Manasse, Direttore tecnico circolo scacchistico Michail Tal
Dossier Scacchi, Pagine Ebraiche Aprile 2021