Eugenio Cuomo (1939-2021)
È mancato in questi giorni Eugenio Cuomo, già direttore della Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza a Gerusalemme, salvatosi bambino dalla persecuzione nazifascista.
Eugenio e la sua famiglia si salvarono grazie all’aiuto di Gino e Pia Candini, due agricoltori di Cinquanta, frazione di San Giorgio di Piano nel bolognese, che li nascosero nella loro casa colonica. I Cuomo rimasero a Cinquanta fino al 1945, protetti dai Candini, che condivisero con loro il cibo, mentre i bambini, Romano e Eugenio, diventarono compagni di gioco. Scegliendo di ospitare la famiglia Cuomo, i Candini si esposero a gravi rischi: nell’inverno del 1945, in prossimità della casa si accampò un battaglione della Wehrmacht in ritirata verso Nord.
Dopo la guerra, la famiglia Cuomo si stabilisce a Bologna, dove Eugenio si diploma e si iscrive all’Università. Nel 1963, appena laureato in Giurisprudenza, si trasferisce in Israele dove diventa docente di Diritto. Nel 1966 viene raggiunto dai genitori che moriranno in Israele, Vittorio Cuomo nel 1972 e Luisa nel 1996.
Nonostante non si fossero più incontrati dall’inverno del 1945, i Cuomo mantennero memoria della generosità dei loro salvatori e nel 1988 Eugenio, che si trovava in Italia, riuscì a rintracciarli; tornato in Israele, avviò la procedura di riconoscimento a Yad Vashem per Pio e Gina Candini quali Giusti tra le Nazioni, che giunse nel luglio 1998. Anche dopo la morte di entrambi, il rapporto tra Eugenio Cuomo e i Candini continuò con una consuetudine di visite a Romano e a sua moglie Edera.
Il 27 gennaio 2005, a San Giorgio di Piano, si svolse la cerimonia di intitolazione di una strada comunale ai “coniugi Candini Pio e Marchesi Gina, Giusti tra le Nazioni”, alla presenza dei figli Irma e Romano e dello stesso Eugenio.
Vincenza Maugeri, direttrice Museo ebraico di Bologna
(In alto Cuomo con i genitori Vittorio e Luisa in una foto degli Anni Quaranta, in basso con la famiglia Candini in una immagine del 1988. La sua storia è raccontata più approfonditamente sul database sui Giusti dell’Emilia Romagna, in un’area dedicata sul sito del Museo ebraico di Bologna)
(8 aprile 2021)