L’Italia in zona arancione
e la sfida dei vaccini

Tema d’apertura dei principali quotidiani è lo stato della campagna di vaccinazione. “Stop ai vaccini under 60. Si accelera sui più anziani”, titola Repubblica. Il Corriere si concentra sulla “offensiva europea” relativa ad Astrazeneca. Mentre La Stampa lancia una intervista a Franco Locatelli, coordinatore del comitato tecnico-scientifico: “Riaperture sì, ma con cautela”. 
Da domani gran parte del Paese sarà in zona arancione.

Passando ad altri argomenti, il Corriere dedica una pagina agli zoombombing di matrice antisemita. Una realtà sempre più inquietante e che vede protagonisti, il più delle volte, minorenni “che quasi sempre agiscono da casa, all’insaputa dei genitori, e avendo poca o nessuna cognizione della gravità di ciò che fanno”. 

Cade oggi il 60esimo anniversario dall’inizio del processo contro il criminale nazista Adolf Eichmann. Una data spartiacque di civiltà e consapevolezza. Da allora, scrive Donatella Di Cesare sulla Stampa, “nessuno può più dire impunemente di essersi limitato a obbedire agli ordini”. 

L’11 aprile è anche, tra i vari anniversari, il giorno in cui nasceva Tel Aviv. Concepita come una moderna città giardino, ricorda Repubblica, “crescerà presto grazie al grande afflusso di immigrati, attirati dai comfort di livello ‘europeo’, cosa rara all’epoca in Medio Oriente”. 

Intervenendo sul Fatto Quotidiano a proposito del libro Strage di Stato, Milena Santerini, coordinatrice nazionale contro l’antisemitismo, esprime “preoccupazione per i pregiudizi più o meno mascherati che si cerca di avallare e normalizzare cavalcando il disagio della gente”.

Repubblica Roma segnala la prossima emissione di un francobollo in ricordo di Settimia Spizzichino, in programma giovedì 15 aprile nel centesimo anniversario dalla nascita. L’evento, in programma dalle 11, sarà trasmesso sul canale Facebook e sulla webtv UCEI

In una intervista con il Giorno il cantante Shel Shapiro introduce il suo nuovo brano Vedrai Jerusalem, in uscita il 16 aprile: “Un invito ad andare avanti, un grido di speranza o di rabbia”. 

Avvenire, nelle pagine di Esteri, si sofferma sul conflitto “a bassa intensità” in corso tra Iran e Israele. Scenario le acque tra Hormuz e Mediterraneo. Lo stato ebraico, con espressione infelice, viene definito sia “vittima” che “carnefice”. 

Alessandro Orsini, sul Messaggero, parla di Siria. Secondo il sociologo l’Italia non dovrebbe seguire “una politica contro Assad a tutti i costi” ma essere “se stessa, il Paese della vita”. Non si capisce cosa ciò significhi in concreto. Tra gli stati che “vivono di guerre” Orsini non manca comunque di citare Israele, una delle sue ossessioni domenicali. 

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(11 aprile 2021)