Oltremare – Le non-notizie

Eccoci di nuovo immersi in uno di quei paradossi tipicamente (forse solamente) israeliani: le non-notizie. Abbiamo compiuto un attacco cyber contro un centro nucleare in Iran, andato perfettamente a segno? Chissà, forse. Stiamo giocando a battaglia navale contro navi iraniane in luoghi ben lontani dalle acque territoriali israeliane? Può darsi. Negli ultimi mesi siamo entrati quante volte ne abbiamo avuto voglia nello spazio aereo siriano, e abbiamo colpito cellule pro-iraniane dall’alto? Chi può dirlo.
Il criterio secondo il quale i nostri governi confermano o ignorano del tutto le notizie che ci riguardano riportate dai media stranieri mi è sempre sfuggito, e ho imparato a convivere con la sensazione di scollamento fra i giornali locali e quelli esteri. Tanto, minacce di vendetta iraniane a parte, tutto sommato qui a terra, in territorio israeliano si intende, fa lo stesso.
E se dall’alba al tramonto i nostri cieli risuonano del passaggio di aerei e velivoli di ogni tipo, naturalmente è solo perché Yom Hatzmaut è fra pochi giorni, e come è giusto tutti i piloti fanno le prove generali, con o senza le strisce bianche a far loro da coda. Pensare alla parata nei cieli dello scorso anno, quando eravamo tutti ancora sotto shock nel primo lockdown della storia, e le ricorrenze nazionali di questa stagione le abbiamo vissute sentendoci tutti in gabbia, ma il passaggio degli aerei non se lo era perso nessuno, anche dovendolo guardare da una piccola finestra in città. Pare passato un secolo, almeno qui, dove sembra che finiti gli assembramenti e i barbecue di Yom Hatzmaut ci permetteranno di smettere le noiosissime mascherine, almeno all’aperto.
E così, poco importa se siamo o meno dei geni del cyber, o strateghi sopraffini di battaglia navale: lasciateci andare a zonzo liberamente per tutto il paese, fare gite e barbecue o andare in spiaggia dove ci va, mentre contiamo mentalmente le ore che dividono tutto questo dalla libertà completa, quella che comprende voli di linea regolari, senza cancellazioni all’ultimo momento, e una minima programmazione di vacanze e visite di qua e di là del mare. Possiamo dire che quest’anno va già strabene così.

Daniela Fubini