13 Aprile 1986 – 13 Aprile 2021
Limentani, un “cocciaro”
come mediatore
Grande amico del rav Toaff, ma anche storico fornitore di ceramiche della Santa Sede, l’imprenditore David Limentani (1930-2017) ebbe un ruolo fondamentale nell’organizzazione della visita di Wojtyla al Tempio Maggiore di Roma. Una vicenda ripercorsa con Pagine Ebraiche in occasione dell’uscita del suo libro di memorie Il cocciaro del papa, scritto assieme alla giornalista Laura Costantini.
È “un giorno come un altro” quando dal Vaticano arriva, a sorpresa, una convocazione. Il papa vuole incontrarlo. David crede a uno scherzo del cugino Aldo, reagisce di conseguenza e infatti finisce per farsi chiudere il telefono in faccia. Un altro tentativo avrà miglior esito. L’invito viene quindi accolto e i due, in un clima disteso e cordiale, parlano un po’ di tutto. Poi Wojtyla arriva al punto: “So che lei è amico intimo del rabbino Toaff. Come pensa reagirebbe se esprimessi il desiderio di visitare la sinagoga?”. È la domanda che cambierà il corso degli eventi. David è sorpreso ed emozionato: sarà lui a riferire la proposta al rav e a tenere, nelle settimane successive, i rapporti con la segreteria vaticana.
Rav Toaff, a seguito dell’invito, convoca una teleconferenza internazionale di rabbini. “Non capivo bene cosa si dicessero perché parlavano tutti in ebraico, ma dall’espressione sul volto del rav – racconterà Limentani a Pagine Ebraiche – mi resi conto che era soddisfatto. Quando chiuse la conferenza, tirò un gran sospiro. Dopo soli cinque giorni tornai in Vaticano per dire che sì, rav Toaff aveva accettato”.
Negli anni successivi il rapporto del “cocciaro” con Wojtyla resterà forte. Nel 2000 realizzerà per lui un servizio di piatti sul quale, su desiderio del papa, appose la seguente dedica: Iuncti ad pacem appetendam (uniti nel desiderio della pace). In occasione del matrimonio dei figli, riceverà dal Vaticano una lettera di auguri corredata di citazioni dall’Antico Testamento.
Nel giorno del funerale il segretario di Stato, monsignor Dziwisz, convocherà entrambi – rabbino e Limentani – per un momento privato di preghiera. “Stendere le mani su quell’uomo che aveva cambiato il mondo e un po’ anche me – ricordava commosso – fu un’emozione fortissima. Recitai lo Shemah”.
a.s twitter @asmulevichmoked
(13 aprile 2021)