Yom Hazikaron – L’intervento
“Cicatrici che portiamo nel cuore”

Sono 23928 i caduti nelle guerre e nelle azioni di odio e terrore che ricorderemo in occasione di Yom Hazikaron che ci avviamo a celebrare tra poche ore. Tutte le comunità ebraiche italiane saranno raccolte in questo lacerante dolore in memoria del loro sacrificio, dei feriti e delle famiglie strette che, private dei loro cari, vivono il lutto incessantemente.
Le cicatrici di queste guerre e degli attacchi subiti segnano la nostra esistenza e testimoniano, pur con il loro esterno silenzio, il battito di cuore della nostra nazione, dello Stato di Israele.
Oggi lo Stato ebraico con la sua capitale Gerusalemme è scolpito in noi come parte inseparabile delle nostre identità, è un costante punto di riferimento per ogni sfida che avviene “nonostante”. Nonostante l’odio di chi le nega l’esistenza, nonostante le guerre, nonostante le minacce nucleari da remoti nemici, nonostante l’antisemitismo che cresce, nonostante i voti e veti delle organizzazioni internazionali, nonostante le propagande, nonostante il virus, Israele esiste ed è un grande esempio per tutto il mondo.
Capace di avviare nuovi percorsi di pace in Medio Oriente, di dialogo e collaborazione, di crescita culturale, sociale, economica e scientifica, con la Tikvà di vivere in sicurezza, scandendo immancabilmente anno dopo anno i nomi di ciascuno dei caduti.

Noemi Di Segni, Presidente UCEI

(13 aprile 2021)