DafDaf Aprile 2021
Un sorprendente animale da compagnia

“Vorrei un cane…“, oppure “Prendiamo un gattino?“. Richieste frequenti, quando si hanno bambini in casa, e in molti durante questi mesi difficili hanno ceduto. Un simile impegno non è cosa da tutti, così questo mese DafDaf prova venire in soccorso di chi un quadrupede in casa proprio non lo vuole. Luisa Valenti, autrice delle copertina del giornale ebraico dei bambini nota ai lettori di DafDaf anche come SCC, Strega Comanda Color è convinta: “Se volete un animale da compagnia sensibile e affascinante scegliete un bruco”.
Grazie a una sua chiacchierata con un’amica libraia abbiamo ora tutte le informazioni necessarie ad allevare un bruco: all’inizio può essere utile un kit, che si può trovare già pronto e completo di tutto il necessario: “I kit di solito contengono delle uova, del mangime, alcuni contenitori e varie indicazioni… ma io suggerisco prima di tutto di documentarsi on line. Ci sono molti gruppi di appassionati ed esperti di lepidotteri, che danno ottimi consigli e soprattutto suggerisco di cominciare ad allevare bruchi quando la stagione diventa più tiepida, perché le uova hanno maggiore possibilità di schiusa”.
Adesso è il momento giusto, in pratica.
E non pensate si tratti di animali banali: un bruco è un animale “Delicato, mangione, coraggiosissimo. Delicato perché ha tanti predatori naturali come la vespa delle crisalidi ed è soggetto a tante malattie. Mangione perché se fosse una persona avrebbe lo stomaco senza fondo, ma sarebbe biovegancrudista e l’unico rumore che fa è quello delle foglie fresche che a volte scrocchiano sotto le sue allenatissime mascelle. Coraggiosissimo perché affronta tantissimi cambiamenti radicali nella sua vita senza scomporsi e rinnovandosi sempre”.
Buona lettura!

Ada Treves twitter @ada3ves

Un favoloso e sorprendente animale da compagnia.
Se volete un animale da compagnia sensibile e affascinante scegliete un bruco, parola di Barbara, un’amica libraia bresciana che si è dedicata alla cura di questi curiosi esserini e se n’è innamorata.
Le ho fatto un po’ di domande per noi.

SCC: Come sei diventata “mamma” adottiva di tanti bruchi?
B: Galeotto fu un kit regalato da un amico e il primo lockdown, con tanto tempo da trascorrere in casa, lontana dalla mia libreria.

SCC: Cosa conteneva esattamente il kit?
B: I kit di solito contengono delle uova, del mangime, alcuni contenitori e varie indicazioni… ma io suggerisco prima di tutto di documentarsi on line. Ci sono molti gruppi di appassionati ed esperti di lepidotteri, che danno ottimi consigli e soprattutto suggerisco di cominciare ad allevare bruchi quando la stagione diventa più tiepida, perché le uova hanno maggiore possibilità di schiusa.
Io ho un fauna box senza terra e a volte mi servo di tappetini riscaldanti per germinazione, perché i fattori più importanti per la loro crescita sono temperatura e luce, oltre al cibo.

SCC: In breve, come si evolve un bruco dall’uovo alla farfalla?
B: In base alla stagione e alla specie, la schiusa delle uova è più o meno lunga, e va da dieci giorni a tre settimane, da mini bruchi di circa tre millimetri possono raggiungere i dieci centimetri, con temperature più alte mangiano di più e crescono più velocemente e a ogni fase della loro crescita, detta muta, spesso corrispondono un cambio di vestito ed anche un cambio di colore.
Smettono di mangiare solo all’ultima muta, quando cominciano a costruire il loro bozzolo e diventano inerti crisalidi. Il tempo che passa dalla pupa allo sfarfallamento varia molto da specie a specie.
La vita da bruco allo stadio larvale comunque é ben più lunga di quella della farfalla che diventerà.

SCC: Dove vivono? Cosa mangiano?
B: La prima cosa che voglio dire da libraia, dopo aver visto libri con illustrazioni non proprio scientifiche, è che i bruchi non mangiano la frutta, mangiano le foglie.
Ogni specie ha una pianta ospite, per esempio le larve di Macaone, quelle belle farfalle gialle e nere con macchie rosse e blu, sgranocchiano profumato finocchietto. Due bruchi lasciati liberi sulla pianta coperta da tulle possono mangiarne una intera, rametti compresi, in meno di tre settimane.

SCC: Ma come ti procuri il cibo per loro?
B: All’inizio andavo direttamente al vivaio a prendere le piante che mi servivano, ma bisogna stare molto attenti, perché non devono essere assolutamente trattate, le larve si ammalano facilmente.
È anche capitato che bruchi molto selettivi mi aiutassero a fare conoscenza coi vicini che mi donavano gentilmente qualche ramo di una pianta ospite, non facile da trovare.
Ora sto preparando un mini giardino per bruchi e farfalle sul balcone, scelgo soprattutto specie autoctone che seguono la stagionalità delle piante, perché mi piace liberare le farfalle in natura, in luoghi da ripopolare, dove la loro pianta ospite cresce abbondante ed in maniera naturale.

SCC: Quando parli di loro ti illumini. Ti è successo qualcosa di particolarmente emozionante?
B: Sí! Una crisalide di Samia cynthia mi si è schiusa sul palmo della mano.

SCC: Ma la Samia cynthia non è una falena?
B: Falene e farfalle appartengono alla stessa famiglia: i lepidotteri. Nonostante ci siano piccole differenze ricorrenti tra i due gruppi, come le antenne a clava delle farfalle e le antenne a pettine di molte falene, a livello scientifico la distinzione è controversa e poi i bruchi delle une e delle altre si comportano in maniera simile.

SCC: Descrivi un bruco in tre parole.
B: Delicato, mangione, coraggiosissimo.
Delicato perché ha tanti predatori naturali come la vespa delle crisalidi ed é soggetto a tante malattie.
Mangione perché se fosse una persona avrebbe lo stomaco senza fondo, ma sarebbe biovegancrudista e l’unico rumore che fa è quello delle foglie fresche che a volte scrocchiano sotto le sue allenatissime mascelle.
Coraggiosissimo perché affronta tantissimi cambiamenti radicali nella sua vita senza scomporsi e rinnovandosi sempre.

SCC: Insomma i bruchi sono dei supereroi resilienti, dei maghi trasformisti. Ma un difetto?
B: Fanno tanta, tanta cacca, va pulita due volte al giorno, ma non puzza, a volte profuma come le foglie delle piante che mangiano.

SCC: Bruco o farfalla?
B: La farfalla è solo l’ultima magia di un bruco.

SCC: Grazie, Barbara
ciao dalla vostra SCC

DafDaf Aprile 2021