25 Aprile – Qui Roma
Ottolenghi, storia di un partigiano
La presenza ebraica nella Resistenza è stata ampia, proporzionalmente più ampia che fra i non ebrei. Uno dei luoghi in cui le relazioni tra gli ebrei perseguitati e braccati e il movimento partigiano sono stati più intense è costituito senz’altro dalle valli piemontesi. Su questa esperienza si soffermerà l’evento “Gli ebrei nella Resistenza” promosso per il 25 Aprile dal Centro Ebraico Il Pitigliani di Roma. L’iniziativa, che avrà inizio alle 11.30 e sarà trasmessa sul canale Facebook del centro, vedrà gli interventi di Liliana Picciotto e Gloria Arbib, moderate da Anna Foa.
Un’attenzione particolare sarà dedicata alla figura dell’avvocato Massimo Ottolenghi, nato a Torino nel 1915 e attivo nelle valli di Lanzo. Nell’occasione saranno ascoltati alcuni brani di una sua lunga intervista rilasciata ad Istoreto durante la quale l’ex partigiano, scomparso nel 2016, ripercorre la sua storia e i suoi rapporti con l’ebraismo, la sua amicizia giovanile con Emanuele Artom, l’adesione a Giustizia e Libertà, le leggi del ’38, i conflitti interni all’ebraismo torinese, l’impegno nella Liberazione.
“La sua storia – dice Foa – mi ha molto colpito: a Lanzo si formò una vera e propria società civile antifascista, composta sia da ebrei che da non ebrei. Tutti uniti da un comune impegno. Questo video straordinario rende molto bene l’idea, ci offre uno spaccato prezioso su quel mondo di relazioni. Chissà quante altri intrecci di questo genere ci sono stati e non li conosciamo”.
Il 25 Aprile è un’occasione, da sempre, di consapevolezza. Una consapevolezza che, a detta di Foa, ancora davvero manca sull’entità del contributo ebraico. “Non vi furono esperienze di formazioni partigiane solo ebraiche, forte nell’Est Europa e in parte anche in Francia. I piccoli numeri dell’ebraismo italiano non lo avrebbero consentito. L’apporto fu però davvero importante, superiore a quello del mondo non ebraico. Una storia da valorizzare”. Gli ebrei, ricorda Foa, sono stati a capo della lotta partigiana come cittadini italiani “che combattevano in una guerra che era al tempo stesso civile, patriottica e di resistenza”.
L’iniziativa è organizzata con il patrocinio di CDEC, Istoreto e Meis e in collaborazione con la Comunità ebraica di Torino,
(22 aprile 2021)