Franco Cesana, la scelta del coraggio
In occasione del 25 Aprile ricordiamo il coraggio di Franco Cesana, ebreo, ucciso dai nazifascisti il 14 settembre del 1944. Non aveva ancora 13 anni. È stato il più giovane partigiano italiano a cadere in combattimento.
La motivazione della Medaglia di bronzo al valor militare conferitagli in memoria recita: “Adolescente pieno di slancio e di spirito patriottico, appena tredicenne si arruolava nelle formazioni partigiane, segnalandosi per ardimento e sprezzo del pericolo in missioni di staffetta e in numerose azioni di guerra”. E ancora: “Colpito a morte, cadeva da eroe incitando i compagni a persistere nella lotta”.
Ziva Modiano, sua cugina, ha condiviso con Pagine Ebraiche un tenero ricordo relativo al periodo in cui Franco, perso il padre, fu alloggiato all’allora orfanotrofio ebraico Pitigliani di Roma.
“Sua madre, mia zia Ada Basevi, aveva accettato di inviarvelo perché proseguisse gli studi. Io andavo a prenderlo la domenica per fargli trascorrere una giornata in famiglia e per fargli avere un buon pasto”, ricorderà Ziva.
Una volta però l’uscita dall’istituto gli fu negata: “Aveva buttato all’aria i cuscini giocando con gli altri bambini. Era un ragazzino piuttosto vivace. E al Pitigliani erano severi”.
Franco, che era nato a Mantova, fu ucciso nel modenese. Da alcune settimane si era arruolato nella Brigata Scarabelli della 2ª divisione Modena Montagna.
L’Italia è libera anche grazie al suo eroismo.
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