Il presidente dell’Anpi Milano: “Difendiamo la libertà con le parole
di Primo Levi e Vittorio Foa”
“Quando guardo a chi ha combattuto contro il nazifascismo penso a una concezione ampia di libertà. Ne fanno parte i partigiani, tutti coloro che entrarono nella resistenza, gli ebrei perseguitati, i militari che si opposero al regime, i deportati per diverse ragioni. Penso a loro e penso a un mondo in cui sono libero se chi di fianco a me è libero, se non sono indifferente di fronte alle sofferenze del prossimo, se lotto contro il pregiudizio e l’intolleranza”.
Per Roberto Cenati, presidente della sezione Anpi Milano, questa è l’idea di libertà che immagina quando pensa al significato del 25 Aprile, soprattutto in questo momento di grande difficoltà per il paese (e non solo). “È difficile non poter festeggiare come sempre la Liberazione, ma quest’anno abbiamo avuto la possibilità di organizzare un presidio a Milano in piazza Castello, a cui partecipa anche la Comunità ebraica. Ci saranno diverse iniziative per celebrare questa giornata, sempre nel rispetto rigoroso delle misure anti-contagio. Ma il tema importante – spiega Cenati – rimane riflettere sul significato della Liberazione. Oggi ancor di più dobbiamo ricordarci di coloro che in Europa lottarono per la solidarietà, per il bene comune, per l’attenzione al prossimo”.
In questo 2021 poi c’è un segno positivo nel solco della memoria della Resistenza a Milano. Dopo undici anni prende infatti forma il progetto di riqualificazione della Loggia dei Mercanti. Un progetto donato all’Anpi provinciale di Milano, racconta Cenati con orgoglio, dalla partigiana e architetto Cini Boeri. “A lungo la nostra richiesta di concretizzare quel progetto è rimasta inascoltata”, spiega. Poi di recente è arrivato finalmente il via libera e così da quest’anno chi si recherà nello storico luogo della città, a pochi passi dal Duomo, troverà due stele in vetro stratificato, con frasi sulla Resistenza, poste alle estremità delle arcate. “Di fronte alle due stele – dice il presidente dell’Anpi Milano – verranno posizionate una ventina di sedute in pietra (beola grigia) per dar modo ai cittadini e soprattutto ai giovani, di riflettere sul significato della Lotta di Liberazione e sul sacrificio dei 1739 Combattenti per la Libertà i cui nomi sono scolpiti sulle 19 lastre di bronzo poste sotto le volte della Loggia”.
Sulle due stele verranno inserite due frasi di Primo Levi e Vittorio Foa. Si tratta di due figure che, rileva Cenati, “credo abbiano ancora molto da dire al nostro presente”.
“Occorre essere diffidenti con chi cerca di convincerci con strumenti diversi dalla ragione, ossia con i capi carismatici: dobbiamo essere cauti nel delegare ad altri il nostro giudizio e la nostra volontà. È meglio rinunciare alle verità rivelate, anche se ci esaltano per la loro semplicità. È meglio accontentarsi di altre verità più modeste e meno entusiasmanti, quelle che si conquistano faticosamente, a poco a poco e senza scorciatoie, con lo studio, la discussione e il ragionamento, e che possono essere verificate e dimostrate.” (Primo Levi)
“Oggi per me si è antifascisti quando si rispetta l’Altro, quando non si pretende di distruggerlo e nemmeno di assimilarlo, cioè di ridurre il suo pensiero, la sua identità, al nostro pensiero, alla nostra identità. Antifascismo è, per me, l’ansia di intervenire contro l’ingiustizia, piccola o grande che sia, di intervenire contro ogni minaccia alla libertà.” (Vittorio Foa)