La manifestazione romana
“Verità e giustizia per Sarah Halimi”
In numerose città di Francia, d’Europa e del mondo, in contemporanea con il grande evento parigino, centinaia, e in alcuni casi migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere “verità” e “giustizia” nel nome di Sarah Halimi.
Nel corso del presidio svoltosi a Roma in prossimità dell’ambasciata francese il rabbino capo rav Riccardo Di Segni ha evidenziato la particolarità del luogo d’incontro: a cavallo tra piazza Farnese e Campo dei Fiori. La prima, un tempo sede di un comando fascista che fu attivo nella persecuzione degli ebrei romani, la seconda tristemente nota per i roghi di Giordano Bruno e delle copie del Talmud. Ferite del passato alle quali è fondamentale approcciarsi consapevolmente.
“Malgrado tutto, siamo qui”, ha detto il rabbino capo. Un segno attivo di presenza, per risvegliare le coscienze sulla gravità di quanto accaduto. E per far sì che fatti analoghi – per il bene di tutti, e non solo dei cittadini ebrei – non si ripetano.
“Da Roma – ha detto la presidente della Comunità Ruth Dureghello – vogliamo lanciare un messaggio forte: non ci si nasconda dietro il politicamente corretto per nascondere l’antisemitismo islamista”. Quando una donna viene picchiata, uccisa e defenestrata al grido di ‘Allah Akbar’ quello, ha aggiunto Dureghello, “non è solo un fatto di cronaca nera come tanti, ma un atto di odio antiebraico da cui tutti debbono prendere le distanze”. Al sit-in romano sono tra gli altri intervenuti l’ex direttore del Foglio Giuliano Ferrara e i deputati di Forza Italia Andrea Orsini e Lucio Malan.