Liberazione, il mondo ebraico in piazza

Non ha sfilato come di consueto nel corteo nazionale del 25 aprile, ma il gonfalone dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane era comunque presente a Milano. Assieme agli altri vessilli, da quello del Comune a quello dell’Anpi fino allo stemma della Brigata ebraica, era infatti in piazza Castello, nel cuore del capoluogo milanese, per il presidio statico organizzato nel pieno rispetto delle misure anti-covid. Alcune centinaia le persone presenti, soprattutto giovani, dato che il comitato permanente antifascista, che ha organizzato l’appuntamento, aveva chiesto di seguirlo da casa. Tra i presenti, il vicepresidente UCEI Giorgio Mortara – che ha tenuto il gonfalone dell’Unione – e il presidente della Comunità ebraica di Milano Milo Hasbani, con la partecipazione, per quanto riguarda il mondo ebraico, anche dei giovani dell’Hashomer Hatzair.
Tra gli appuntamenti ufficiali a Milano, la cerimonia alla Loggia dei Mercanti, luogo simbolo della Resistenza in città, dove sono incisi su delle lastre i nomi dei partigiani e dei combattenti per la libertà. “Un altare laico della Resistenza”, come lo ha definito Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi. Nel corso della cerimonia, il sindaco di Milano Beppa Sala ha voluto ricordare la nomina della senatrice e Testimone Liliana Segre alla presidenza della Commissione contro l’odio e il razzismo. “Un segnale straordinario della volontà del nostro Paese di mantenere saldi i principi su cui si fonda la nostra democrazia”, le sue parole. “Certo, sappiamo che le ragioni dell’odio, della violenza, dell’intolleranza, quelle che hanno dato vita al fascismo, sono ancora presenti in Italia, come in Europa e nel mondo – ha ricordato Sala -. Ma sappiamo anche che abbiamo gli strumenti e la cultura per combatterle. Abbiamo la forza e la volontà per impedire che tornino a portare morte e sofferenza”.


Il 25 Aprile romano è stato caratterizzato da un momento di raccoglimento e dalla deposizione di due corone davanti alla lapide che, sulla facciata del Tempio Maggiore, ricorda i partigiani ebrei caduti.
Ospite il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, accolto dal rabbino capo rav Riccardo Di Segni e della presidente della Comunità ebraica cittadina Ruth Dureghello. “Una giornata che segna le fondamenta della nostra convivenza repubblicana, che ricorda la Liberazione dall’oppressione nazifascista: fatti orribili da cui la comunità nazionale ha saputo rialzarsi” ha commentato il ministro a margine della cerimonia.
In precedenza Guerini aveva deposto una corona presso l’Altare della Patria insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle più alte cariche dello Stato e successivamente presso le Fosse Ardeatine in ricordo delle vittime dell’eccidio del 24 marzo del 1944. “Luoghi che ricordano il sacrificio dei nostri concittadini che hanno combattuto il nazifascismo. Grazie a loro oggi possiamo vivere la libertà riconquistata. Ci hanno restituito la speranza di un futuro democratico, da difendere e custodire”, ha affermato Guerini. “Doveroso concludere questa giornata qui per dire grazie alla comunità ebraica per il contributo che ha dato per la liberazione del Paese”.
Tra i partecipanti anche il segretario generale UCEI Uriel Perugia e il vicepresidente della Comunità ebraica romana Ruben Della Rocca.