Scontro senza precedenti

Degenera fino a raggiungere il piano istituzionale la crisi politica israeliana. Lo scontro in atto fra la Corte Suprema e il governo (sarebbe meglio dire parte di esso) non credo abbia precedenti nella storia dello Stato ebraico. Il blitz di Netanyahu, che ha tentato di imporre come Ministro della Giustizia il fedelissimo Ofir Akunis, è stato bloccato dal Procuratore generale Mandelblit. La decisione dovrà essere ratificata da una riunione della Suprema Corte prevista per oggi alle 15.30, ora israeliana. Non c’è testata israeliana che oggi non si occupi della vicenda, che, come da anni a questa parte, vede contrapporsi due schieramenti. Si conferma così la crisi non di un uomo, non di un governo, non di un Paese, ma di un sistema politico, quello democratico, che vede sempre più crescere una polarizzazione sociale, che erode ogni tessuto condiviso. È sempre più chiaro che l’unico modo per salvarsi è di lasciare al proprio destino i soggetti politici più divisivi, al di là di come la si possa pensare sui fatti che li riguardano. I primi mesi dell’Amministrazione Biden, contraddistinti da grande risolutezza in campo economico, sanitario e di politica estera, sembrerebbero dimostrare che una ripartenza comune sia possibile. Riuscirà Israele a seguire l’esempio degli USA? Come ci è stato insegnato, la democrazia non è un dono ricevuto una volta per tutte.

Davide Assael

(28 aprile 2021)