Dramma sul monte Meron

È di 44 vittime e di oltre 150 feriti il bilancio provvisorio della tragedia avvenuta sul monte Meron, durante un pellegrinaggio religioso per Lag Ba Omer. Alcuni partecipanti sarebbero scivolati dalle tribune, innescando altre cadute e una generale situazione di caos. Tra i morti anche alcuni bambini. Si tratta, come riportano i principali organi di informazione, di uno dei fatti più drammatici della storia recente d’Israele.
La notizia è in evidenza anche sui media italiani, spesso l’argomento di apertura delle varie home page. “Tragedia a un pellegrinaggio sul monte Meron: 44 morti e 150 feriti”, titola Repubblica. “Israele, calca al raduno religioso: muoiono calpestate 44 persone, 150 i feriti”, scrive il Corriere. 

La Stampa, presentando a grandi linee il film che Marco Bellocchio dedicherà alla storia di Edgardo Mortara, dà credito all’ipotesi che lo stesso sia subentrato a Steven Spielberg (che avrebbe rinunciato al suo film su questo tema, annunciato alcuni anni fa).
Una ricostruzione smentita recentemente su queste pagine da David Kertzer, il cui libro sarà il perno della produzione del grande regista americano. 

Sul Corriere il corsivo del giorno è dedicata alla decisione dell’editore W.W. Norton di mandare al macero le copie della monumentale biografia su Philip Roth di Blake Bailey per via delle accuse di violenza sessuale che gravano sul conto del suo autore. Si legge al riguardo: “Confondere il grado di ‘moralità’ dell’autore con la ragion d’essere della sua opera è un errore prospettico e un’immoralità speculare a quella che si vorrebbe censurare”. 

L’ambasciatore israeliano Dror Eydar, intervistato dal Secolo XIX in occasione delle celebrazioni in ricordo della Conferenza di Sanremo del 1920, sottolinea: “Sanremo? In Israele la conosciamo tutti. Ma non per il festival. È nei nostri libri di storia, è una delle tappe fondamentali della nascita dello Stato ebraico”. 

Dalla Liguria arriva anche la notizia della cittadinanza onoraria negata dal Comune di Sori, a guida centrodestra, a Liliana Segre. Della vicenda, stigmatizzando l’accaduto, scrive Repubblica Genova: “La colpa peggiore – si legge, con riferimento alla Shoah – è quella di dimenticare o di liquidare l’argomento dicendo: ‘Non mi riguarda’”.  

“Non facciamo distinzione tra destra e sinistra. Dal punto di vista della vittima, non cambia nulla essere ucciso da un terrorista nero o rosso”. È quanto scrive su Repubblica Milano, commentando i recenti arresti in Francia, l’ex assessore comunitario Davide Romano. 

Adam Smulevich

(30 aprile 2021)