Dall’antico talled agli shadday da culla,
il Meis accoglie le memorie di famiglia

Un regalo prezioso, che custodisce in sé un pezzo della storia ebraica italiana in un percorso lungo secoli.
Fabio e Irene Lopez Nunes hanno donato al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara alcuni beni del fondo Sisa Tabet e Sabatino Lopez, i loro nonni. Nato a Livorno nel 1867, Sabatino fu un grande drammaturgo e critico letterario nell’Italia post-unitaria. Insegnò in diverse città italiane e raggiunse il successo con drammi dall’ambientazione borghese. Nel 1909 sposò la concittadina livornese Sisa Tabet da cui ebbe due figli, Roberto e Guido, quest’ultimo, scrittore e esperto di Rinascimento, è noto al pubblico ebraico italiano per le rubriche letterarie della trasmissione “Sorgente di vita”.
Gli oggetti giunti al Meis permettono di tuffarsi tra le pieghe della vita di una famiglia ebraica pienamente inserita nel contesto sociale italiano: trai beni spiccano il talled appartenuto a Cesare Tabet, padre di Sisa; gli shadday da culla, una copia manoscritta del XVII secolo della legge livornina promulgata nel 1593 e tanti altri volumi e manoscritti di famiglia.
“Ringrazio profondamente la famiglia Lopez per questa importante donazione e Bice Migliau che si è spesa perché si realizzasse. Un’acquisizione che accogliamo con gioia e senso di responsabilità”, sottolinea il direttore del Meis Amedeo Spagnoletto. “La famiglia Lopez Nunes – aggiunge poi – sarà protagonista della nostra prossima mostra sul matrimonio, con un oggetto affascinante che ad ogni pagina riserverà una sorpresa inaspettata”. Un motivo in più, conclude Spagnoletto, “per visitare il Meis”.

(4 maggio 2021)