Israele al Giro, debutto dolceamaro

Bilancio in chiaroscuro nella prima tappa del Giro d’Italia, il quarto della sua giovane storia, della Israel Start-Up Nation. Nella cronometro inaugurale di Torino, vinta come da pronostico da Filippo Ganna, ben tre atleti in maglia ISN si sono piazzati tra i primi venti della graduatoria: l’austriaco Matthias Brandle, che si è arrivato nono e per alcuni minuti è stato il leader della classifica; cinque piazze più indietro l’inglese Alex Dowsett; diciannovesimo invece l’italiano Alessandro De Marchi.
Nel complesso, una delle migliori performance di squadra: solo tre team, dei 23 al via, hanno fatto meglio.
La squadra israeliana vince però anche l’Oscar della sfortuna. Neanche il tempo di esultare per il buon risultato di giornata che il lettone Krists Neilands, uno dei più talentuosi in rosa, già protagonista delle edizioni 2018 e 2019, si è dovuto ritirare dalla corsa. Colpa di una rovinosa caduta mentre stava rientrando in hotel, che gli ha procurato la rottura della clavicola e la necessità di un intervento chirurgico.

(Nell’immagine Matthias Brandle, nono alla cronometro d’esordio)