Israele e il monte Meron
A parte il lutto per i 45 morti, io vedo nella tragedia del Monte Meron la disfatta sociale e politica d’Israele al giorno d’oggi. Il “governo” inesistente non è in grado di prendere decisioni, la polizia ha le mani legate e viene criticata qualunque provvedimento prenda, Bibi – in bilico come capo del governo – non poteva imporre nulla ai partiti religiosi che sono gli unici che lo sostenevano, le sinistre vogliono solo creare un’atmosfera di rivoluzione popolare per farlo cadere, senza avere nessuna politica su cui fondare un governo, vista la coalizione che vorrebbero creare con tutti i contrasti possibili tra i partiti in lizza, e gridano contro “lo stato di dittatura” del Likud, come se il governo inesistente prendesse provvedimenti “antidemocratici”.
Il bet mishpat elion pensa di essere lui a governare, bocciando ogni risoluzione come incostituzionale, viva la libertà e l’anarchia.
È così che ogni corteo, manifestazione, assembramento è tollerato e azizato dai mass media, criticato ogni tentativo di far ordine, In barba ai “consigli” dei responsabili che non hanno alcun potere decisionale. È vietato alla polizia mettere transenne (anche a shaar Shehem) e far tacere ogni dimostrante, specie se non ebreo, di sinistra o haredi. Botte, bombe e sassi (blocchi) alle macchine di ebrei sono all’ordine del giorno e considerate “atti leciti di ribellione al kibush”. Solo se qualche ragazzo religioso dagli insediamenti perde la pazienza e buca le gomme di un arabo: gran titoloni sui giornali e viene subito arrestato e messo alla gogna.
Questo spiega perché nei Kollel dei haredim chi comanda è solo il Rabbi che riunisce migliaia di studenti in tempi di Corona, non c’e’ ordine pubblico nei funerali e nei cortei, non c’e’ divieto d’assembramento: – 100,000 e passa adepti a Meron con 45 morti. A dire del Bet mishpat Elion “non c’e’ legge che lo vieti”, quindi permesso. Un vero intervento per risanare e riassettare il posto per migliaia di persone a cura dello stato “non è di moda”, basta un’inchiesta giudiziale che cerchi i colpevoli e prenda qualche anno.
È normale che i haredim si pigino, ballino e facciano poi lutto in migliaia (dovevano essere non più di 2000), I laici vadano a far rivoluzione anche in migliaia a Balfur ogni settimana. La polizia deve solo scortarli, l’esercito deve restare in caserma. Questa è Libertà e Democrazia, Il solo dittatore è Bibi che non può governare con soli 59 seggi. Che abbia debellato la pandemia, salvato l’economia, fatto pace con gli importanti paesi arabi e mantenuto Israele in pacifico equilibrio per più di 12 anni non gli dà il diritto nemmeno di parlare senza essere criticato e giudicato onestamente. “Pena di morte” a chi ha fumato troppi sigari, bevuto troppi alcolici (sua moglie) e cercato di evitare improperi sui giornali di sinistra. Giustizia è fatta.
Gianfranco Yohanan Di Segni, Gerusalemme
(9 maggio 2021)