Uno Stato presente

Un qualunque dibattito sul conflitto israelo-palestinese – e nei salotti digitali i dibattiti offuscano talvolta anche la reale apprensione per gli eventi – è sempre imperniato sulla costante interrogazione della storia, per affermare da quale parte sia la ragione e ricordare come tutto è cominciato. Il più delle volte, si sa, queste “interrogazioni” danno luogo a narrazioni semplicistiche e propagandistiche con tanto di mappe fasulle. Per molti Israele è un errore storico, e non dovrebbe esistere dal 1948. Più passano gli anni e si susseguono le generazioni e il problema per coloro che disconoscono questa realtà rimane sempre la sua fondazione. Per nessun altro stato al mondo la storia è così tanto scomodata, gli stati esistono e sono là, non è richiesta alle generazioni viventi nessuna domanda dall’esterno sul perché sono cittadini di quel luogo.
Bertrand Russell avanzò un’ipotesi scettica nella quale propose che l’universo sarebbe nato cinque minuti fa dal nulla, con la memoria umana e tutti gli eventi storici inclusi in essa. Qualche volta dovremmo provare a ragionare in questi termini, ci porterebbe forse meglio a comprendere e ad agire solo sul presente. Un presente il quale al momento è purtroppo particolarmente drammatico, ma forse tra cinque minuti sarà diverso.

Francesco Moises Bassano