“Cessate il fuoco, tema non attuale:
prima si interrompa il lancio di missili”
“È impossibile separare in modo chirurgico le infrastrutture dove operano i terroristi e gli spazi occupati dai civili. Chi conosce un minimo la realtà di Gaza lo sa bene. Ciò detto, il nostro sforzo per impedire vittime innocenti è totale e passa dalle migliori capacità di intelligence e dall’utilizzo di armi di massima precisione”.
Jonathan Conricus, il portavoce dell’esercito israeliano, risponde alle domande dei giornalisti internazionali. Una conferenza stampa di aggiornamento sul conflitto in corso con i terroristi di Hamas cui ha partecipato anche la redazione di Pagine Ebraiche.
Tra i molti temi caldi affrontati il bombardamento e la distruzione del palazzo di Gaza dove avevano sede gli uffici di corrispondenza di al-Jazeera e Associated Press. Le reazioni, nel mondo, sono state numerose. Per Conricus parlare di “torre dei giornalisti” o “palazzo dei giornalisti”, diciture spesso usate in queste ore, sarebbe però fuorviante. “Hamas e in misura minore la Jihad islamica – le sue parole – lo hanno utilizzato per propri fini. Come sede della loro intelligence. E come base per ricerca e sviluppo di armi e tecnologie contro Israele”.
Conricus ha poi sottolineato come ai giornalisti e a tutti gli inquilini del palazzo sia stato dato “il tempo necessario per evacuare, ben consapevoli che ciò avrebbe dato anche ad Hamas il tempo di organizzarsi, di portar via il più possibile”. Ma un valore non è né mai sarà in discussione: il tentativo di tutelare al massimo delle possibilità ogni vita umana esterna al conflitto. “Il nostro unico scopo – ha affermato il portavoce – è colpire i terroristi”.
“Per immaginare come andrà a finire – ha poi evidenziato Conricus – bisogna aver chiaro come tutto è iniziato: con il lancio di missili su Israele. Un cessate il fuoco potrà avvenire solo quando questa minaccia sarà rientrata. Solo allora, forse, si potrà iniziare a parlarne”.
Conricus ha rivolto una critica al mondo dell’informazione: “Da Hamas – ha detto – è stata lanciata una moltitudine di razzi. Non tutti di ottima qualità. Oltre 400 infatti sono caduti all’interno della stesso territorio di Gaza, provocando varie vittime tra i palestinesi. Vittime strumentalmente usate dai terroristi nella loro azione di propaganda. Eppure, salvo poche eccezioni, di questo argomento si parla molto poco”.
(16 maggio 2021)