“Con conflitto a Gaza,
cresce l’antisemitismo
I governi tutelino il mondo ebraico”

“Temiamo che il modo in cui il conflitto è stato usato per amplificare la retorica antisemita, incoraggiare attori pericolosi e attaccare gli ebrei e le comunità ebraiche avrà ramificazioni ben oltre queste ultime due settimane. Noi la esortiamo a parlare con forza contro questa tendenza pericolosa e a stare al fianco della comunità ebraica di fronte a questa ondata di odio prima che peggiori”. È la lettera inviata da diverse organizzazione ebraiche americane al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden nella giornata di venerdì. Un appello affinché la Casa Bianca prenda decise contromisure per combattere l’antisemitismo, riemerso attraverso una serie di attacchi a ebrei in tutto il paese legati al conflitto tra Israele e il movimento terroristico di Hamas. Violenze che si sono avute anche in Europa, dalla Gran Bretagna alla Germania.
“Alcune persone pro-palestinesi negli Stati Uniti hanno deciso che un canale appropriato per le loro frustrazioni e la loro rabbia per il conflitto tra Hamas e Israele è quello di aggredire gli ebrei americani e in qualche modo ritenerli responsabili di ciò che sta accadendo in Israele. … È un comportamento offensivo e francamente non è diverso da quello degli asiatici americani che vengono aggrediti a causa di idee sbagliate sul coronavirus o dei musulmani americani che vengono aggrediti a causa dell’11 settembre”, ha detto Nathan Diament della Orthodox Union. “È sinceramente doloroso che finora i leader eletti sembrano essere lenti nel riconoscere e denunciare la violenza antiebraica con la stessa rapidità con cui hanno adeguatamente denunciato la violenza contro altre minoranze”.
Il consolato d’Israele a New York, proprio mentre entrava in vigore il cessate il fuoco con Gaza, ha segnalato come l’ondata di proteste anti-israeliane è stata più violenta di quanto visto in precedenza nella zona, anche quando le tensioni erano alte. “Le manifestazioni sono più grandi, più tossiche e purtroppo anche più violente. C’è una connessione diretta tra l’agenda dichiarata di Hamas che promette la distruzione di Israele e gli slogan dei manifestanti che minano la legittimità di Israele come stato-nazione ebraico”, l’analisi del consolato in una nota dai toni allarmati per i violenti episodi antisemiti e contro Israele.
Proprio a New York un uomo con la kippah è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato attaccato da un gruppo di persone che urlavano insulti antisemiti vicino a una protesta anti-israeliana, ha riferito la polizia della città. Un uomo haredi è stato inseguito a Los Angeles da una macchina carica di persone che sventolavano bandiere palestinesi.
“C’è un linguaggio usato per descrivere Israele che porta verso la delegittimazione, verso l’idea che Israele non dovrebbe esistere, che il problema è che esiste”, l’analisi di Joel Rubin, direttore esecutivo dell’American Jewish Congress. “Si stanno usando parole su Israele che sono incredibilmente inquietanti per la comunità ebraica, che vanno oltre, e in una direzione che fa sentire la comunità molto vulnerabile. E questa vulnerabilità non è un buon posto dove stare”.
Intervenendo a una conferenza con i Presidenti delle principali organizzazioni ebraiche negli Stati Uniti, il Presidente israeliano Reuven Rivlin (nell’immagine l’incontro) ha evidenziato come “i governi devono fare tutto ciò che è in loro potere, dal salvaguardare la sicurezza dei propri cittadini e far rispettare la legge all’investire nell’educazione e adottare la definizione di antisemitismo dell’IHRA per combattere queste minacce”.