Una mano tesa

Finalmente, dopo più di un anno, abbiamo di nuovo festeggiato insieme. Tutto il kibbutz. Sul palco, ornato di spighe di grano e cesti colmi di hallot e frutti di ogni sorta, hanno sfilato le nostre primizie, i bimbi e le bimbe nati quest’anno. Ragazze e ragazzi in abiti candidi hanno danzato e la gioia era tutta intorno. Ho voluto tradurre il messaggio di Roy Rashkes, il mazkir del kibbutz, che mi ha lasciato una profonda speranza nel cuore.
Shalom e hag sameach, auguri a tutti.

Angelica Edna Calò Livne

Non è stato facile decidere se celebrare Shavuot.
Da un lato, dopo un anno e mezzo di Covid e di chiusura, la festa è una buona occasione per riunire tutta la comunità. Ma come si fa a gioire, a cantare mentre imperversa una guerra intorno a noi?
La gioia di questo momento di unione con tutta la famiglia e con i nostri amici è mista alla grande preoccupazione per tutti i nostri fratelli che sono sotto il tiro dei razzi e per il nostro amato Stato di Israele, che minaccia di sgretolarsi dall’interno. Ma quale potrebbe essere la nostra risposta, al mare di dolore e odio che si è sollevato su di noi per distruggerci?
Proprio nei periodi più difficili e bui mantenere il nostro spirito, la nostra strada, le nostre convinzioni è di fondamentale importanza.
Questo è il momento di porgere la mano ai nostri fratelli arabi che sono cittadini dello Stato di Israele, nonché a tutti coloro che la pensano diversamente da noi per mantenere questa piccola scintilla, nella grande oscurità che ci circonda, affinché quando sarà il momento si possa soffiare sulle braci e riaccenderne una grande luce che illumini tutto.
All’odio risponderemo con l’amore. All’estremismo risponderemo con moderazione e alla violenza risponderemo con una mano tesa per il dialogo.
Credo con tutto me stesso nell’importanza di portare la pace in Israele, dentro e fuori! Credo nell’avvento della fratellanza tra un uomo e l’altro!
Credo nella speranza di una vita migliore per noi e per i nostri cari!
E sebbene tutto questo tardi a venire, sebbene la disperazione aumenti e l’abisso dell’odio sia ancora aperto, aspetteremo ogni giorno e faremo del tutto perché il nostro sogno si realizzi!