David Barnea a capo del Mossad
Iran e Hezbollah. Saranno le priorità in agenda del nuovo capo del Mossad David Barnea. Dal Primo giugno, l’ex numero due dell’agenzia segreta israeliana sarà infatti promosso e prenderà il posto del suo attuale capo, Yossi Cohen. 56 anni, ex soldato della Sayeret Matkal, unità d’élite dell’esercito israeliano, Barnea ha 20 anni di servizio alle spalle all’interno del Mossad. Dopo l’addestramento è entrato nella divisione responsabile della localizzazione, del reclutamento e della gestione degli agenti (Tzomet), dove ha trascorso tutta la sua carriera, a parte un periodo di due anni come vice capo di Keshet, la divisione che si occupa del monitoraggio degli obiettivi. È stato nominato vice capo dell’agenzia nel 2018.
I media israeliani descrivono Barnea come un riformatore, aperto ai cambiamenti strutturali, organizzativi e professionali. Nella divisione Tzomet, si è occupato di reclutare agenti da tutto il mondo per coprire fronti prioritari per il Mossad e Israele. In particolare per affrontare le minacce che arrivano dal regime iraniano e dal movimento terroristico libanese Hezbollah. Commentando la sua nomina alla radio 103Fm, l’esperto di sicurezza Yossi Melman, firma di Haaretz, ha spiegato che “il Mossad sotto David Barnea sarà meno pubblicizzato. Tornerà a quello che era prima di Yossi Cohen – un’organizzazione di austerità senza eccessiva pubblicità”. Lo stesso Cohen, di cui si parla di un futuro in politica nelle fila del Likud, ha fatto i suoi auguri al successore, sottolineandone la preparazione. “La routine quotidiana del Mossad è la guerra, una guerra clandestina. Svolgiamo innumerevoli operazioni di continuo, ovunque”, ha detto Cohen. “Queste operazioni forniscono a Israele informazioni vitali, sventano armi non convenzionali, atti di terrorismo e spionaggio. Aprono nuovi orizzonti nella pace e nella cooperazione regionale”.
“Chi osa, vince”, le parole invece di Netanyahu nel corso dell’annuncio dell’incarico a Barnea. “Qualcuno deve osare per guidare… ogni operazione è più audace, più creativa e folle di quella precedente… apriremo i cinema tra pochi giorni, ma non c’è un solo film d’azione che possa essere paragonato a quello che fa il Mossad”.
(25 maggio 2021)