Un Giro d’Italia indimenticabile
Daniel Martin, impresa ad alta quota
Israele scrive un altro pezzo di storia

Un Giro d’Italia indimenticabile per la Israel Start-Up Nation, che dopo la maglia rosa vestita per due tappe da Alessandro De Marchi nella prima settimana di corsa, festeggia in queste ore una nuova straordinaria impresa: la vittoria della frazione alpina più dura, la Canazei-Sega di Ala, grazie al suo capitano Daniel Martin.
“Non mi sono mai sentito così forte” aveva detto l’esperto corridore irlandese, 35 anni, in maglia ISN dal 2020, alla partenza del Giro. Tra gli obiettivi che si era posto quello di arrivare tra i primi tre della classifica generale. Quasi impossibile che ce la faccia, perché alcune giornate storte gli hanno fatto accumulare minuti importanti di ritardo dai big (attualmente è undicesimo, a tredici minuti dal leader Egan Bernal e a dieci dal podio). Martin è stato però sempre protagonista. Tra i migliori nelle prime tappe di montagna, dove ha conquistato piazzamenti importanti. Ma bravo (e umile) a mettersi in gioco anche con alcune coraggiose fughe da lontano.
Qualche giorno fa gli è andata male. Oggi invece l’impresa è riuscita. Un metro dopo l’altro gli altri contrattaccanti di giornata hanno dovuto cedere. Fino all’ultima durissima salita, con pendenza media del dieci per cento e punte del venti, praticamente un muro, dove Martin, rimasto solo, ha saputo gestirsi e resistere al ritorno dei più forti.
Un’impresa storica per il team israeliano, che alla quarta partecipazione al Giro conquista il suo primo e forse inatteso “tappone”. Ma anche per Martin: con il successo odierno entra infatti nella ristrettissima élite di chi può vantare una vittoria di tappa in tutti e tre i grandi giri (Tour, Giro, Vuelta). Le vittorie a Giro e Vuelta, entrambe con i colori di Israele.
“Non ho parole per descrivere questo successo. Sono venuto al Giro per fare bene e vincere una tappa”, ha affermato, stremato ma entusiasta, al traguardo. “Oggi volevo andare in fuga, non credevo che il gruppo mi avrebbe lasciato andare all’attacco. La mia squadra ha fatto un grande lavoro: devo ringraziarli. Avevo bisogno di una salita come questa e del sole per fare bene”.
Sylvan Adams, il patron del team, ci conferma a caldo: “Ieri Dan ci aveva annunciato un suo attacco. Questa salita la conosceva già, l’aveva affrontata alcuni anni fa al Tour of the alps. Sono orgoglioso di quel che ha fatto. Per la Israel Start-Up Nation questo è un Giro incredibile”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(26 maggio 2201)