Le stragi naziste e l’impegno di giustizia
La Germania premia Marco De Paolis

Da Marzabotto a Sant’Anna di Stazzema. Da Fivizzano a Civitella in Valdichiana. Senza dimenticare l’eccidio compiuto a Cefalonia. Procuratore generale militare alla corte d’appello di Roma, Marco De Paolis conduce da anni un appassionato impegno per far luce e attribuire chiare e inequivocabili responsabilità agli artefici delle principali stragi naziste.
Un impegno che gli è valso il più importante riconoscimento tedesco, l’Ordine al merito della Repubblica federale, assegnatogli nelle scorse ore dall’ambasciatore Viktor Elbling.
“Qualcuno potrebbe chiedersi: ‘Come, la Germania premia il magistrato che ha condannato i militari tedeschi?’ Sì, perché dietro a questo evento c’è un uomo che si impegna per la giustizia da tanti anni, senza confonderla con il risentimento e con la vendetta”, le parole del diplomatico.
De Paolis si è detto “felice e onorato, soprattutto come cittadino italiano e come magistrato militare: dedicando 20 anni a queste inchieste ho visitato oltre 50 città tedesche, svolto decine di rogatorie; e mi sono chiesto con che faccia rappresentavo un’istituzione che per 50 anni non aveva svolto la sua funzione”. La magistratura militare, ha poi aggiunto, ha la necessità di recuperare un onore perduto: spero che questo sia un momento di svolta per la nostra istituzione”.
Il suo lavoro di indagine, è stato ricordato da Elbling, si è concluso con “la condanna in Italia di decine di ex militari tedeschi responsabili dei più orrendi crimini di guerra”. Di questi però nessuno ha scontato una pena. “È per me comprensibile che ciò abbia causato dolore, delusione e rabbia presso i familiari delle vittime e la società italiana. Per loro – ha affermato l’ambasciatore – resta un senso di amarezza, di mancata espiazione e giustizia”.

(26 maggio 2021)