Israele verso un governo
Bennett-Lapid
Israele verso un nuovo governo. Senza Netanyahu e con Bennett e Lapid ad alternarsi nell’incarico di Primo ministro. È questa, al momento, l’ipotesi più probabile. “Ieri le voci di un’intesa fra le forze anti-Bibi si sono rincorse per tutte la giornata. E in serata pareva mancasse solo l’annuncio ufficiale”, scrive La Stampa. Sarebbe la prima volta senza Netanyahu da oltre dieci anni. “L’incantesimo di stregare gli avversari, questa volta, forse non riuscirà. E neanche – si legge – quello di trattenere gli alleati più prossimi al suo Likud”. Nella variegata maggioranza di governo che potrebbe formarsi, sottolinea il Sole 24 Ore, “ci sarebbero anche Nuova speranza dell’ex Likud Gideon Saar, Israele casa nostra di Avigdor Lieberman, Blu Bianco di Benny Gantz, i laburisti e la sinistra di Meretz”. Ai quali, viene spiegato, “si potrebbe aggiungere l’appoggio esterno dei 4 seggi di Raam (Mansour Abbas) e dei 6 della Lista Araba unita, per una somma di 68 seggi”. Alcuni titoli. Così Il Giornale: “L’affronto di Israele: un governo senza Bibi”. Questo invece Il Manifesto: “La tregua promessa”.
Repubblica, guardando al versante palestinese, racconta il declino di Al Fatah. Con l’autorità di Abu Mazen che, anche per via dell’ennesimo rinvio elettorale, appare sempre più “in discussione”.
Prosegue la mobilitazione, in tutto il Paese, per il piccolo Eitan. L’unico sopravvissuto al crollo della funivia Stresa-Mottarone. Svolta intanto nelle indagini. Il gip smonta l’inchiesta: tornano liberi gestore e direttore. Ai domiciliari il solo caposervizio.
Il corsivo del giorno, sul Corriere, ha come tema l’antisemitismo in crescita a livello globale. Si legge: “Non sono solo le frange islamiste il motore di tutto questo: larga parte della politica e anche dell’opinione pubblica, non importa in quale Paese, rilancia regolarmente il veleno”.
L’impegno di Liliana Segre per Patrick Zaki ha toccato il cuore del giovane ricercatore. Ne è nata una lettera. Che Zaki si è ripromesso di consegnarle di persona “quando potrà incontrare la senatrice da uomo libero, in Italia” (Corriere).
“Un capolavoro sull’identità dalla sapienza tecnica clamorosa”: Alessandro Piperno (La Lettura) definisce con queste parole La famiglia Karnowski, il celebre romanzo di Israel Joshua Singer. L’occasione è l’uscita di una nuova traduzione per Bompiani, curata da Elena Loewenthal.
A 75 anni dalla nascita della Repubblica, La Lettura racconta le storie di alcuni “ragazzi del ’46”. Tra loro Bruno Segre, 102 anni, celebre avvocato e attivista per i diritti civili, che nel ’38 fu vittima delle leggi razziste.
Sulle pagine dell’Espresso due autori israeliani in evidenza: David Grossman, con il suo ultimo libro Sparare a una colomba. Saggi e discorsi. E Amos Oz, di cui appare un ricordo a tre anni dalla scomparsa.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(30 maggio 2021)