Accordo Bennett-Lapid,
strada ancora in salita
Entro domani la riserva dovrà essere sciolta. E così Israele avrà forse un nuovo governo nel segno dell’inedita alleanza tra Naftali Bennett e Yair Lapid. Il tema resta oggetto di attenzione anche sulla stampa italiana. Per il Sole 24 Ore la politica israeliana, anche nel caso di un cambio di passo, non riuscirà comunque “a liberarsi di Bibi Netanyahu”. E questo, si legge in un testo molto critico sul suo operato, nonostante “l’irrefrenabile disgusto” di una “notevole parte del Paese”. Anche il Fatto Quotidiano punta il dito contro l’attuale premier: “Dietro le quinte sta ancora lavorando per seminare zizzania, far organizzare dimostrazioni davanti alla casa di Bennett e Ayelet Shaked di Yemina, che è stata anche minacciata di morte ed è ora protetta dalla sicurezza”. Il Giornale segnala come la strada verso il nuovo esecutivo resti in salita: “L’operazione guidata dal centrista Lapid ha subito ieri una battuta d’arresto quando due degli otto partiti che dovrebbero riunire la coalizione, Yisrael Beitenu e Blu e Bianco, hanno cominciato a litigare sui posti”. D’altronde, ricorda Il Foglio, “questo governo in formazione ha al suo interno varie anime che poco si conciliano tra di loro, uno spettro di partiti che va dalla destra alla sinistra e avrà la premiership a rotazione”.
La mediazione egiziana per consolidare la tregua tra Israele e Hamas potrebbe intanto portare a una svolta attesa: la consegna, riporta Repubblica, dei corpi dei soldati Oron Shaul e Hadar Goldin uccisi a Gaza nel 2014 e il rilascio di due civili, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed, “che hanno attraversato il confine con Gaza e sono detenuti in ostaggio da anni”.
Buone notizie dall’ospedale Regina Margherita di Torino dove da otto giorni è ricoverato Eitan, il bambino israeliano unico sopravvissuto al crollo della funivia Stresa-Mottarone. È fuori pericolo e da oggi potrà lasciare la rianimazione. Commoventi le parole della zia Aya, sempre al suo fianco in questi giorni d’angoscia, riportate tra gli altri dal Corriere. Rivolgendosi idealmente ai genitori del piccolo, a suo fratello Amit e alla moglie Tal, ha infatti scritto: “Faremo di tutto perché i vostri sogni per Eitan diventino realtà. Vi vorremo bene per sempre”.
Sottolinea La Stampa: “La zia legge, ricorda, come se le parole potessero fare un ponte, riallacciare in qualche modo un legame spezzato da una tragedia che non solo si poteva ma doveva evitare. Da uomini avidi che sono lo specchio di un paese furbetto che non ce la fa a cambiare”.
Domani si sofferma sugli attacchi di alcuni giornali di destra contro lo storico e docente universitario Simon Levis Sullam, che negli scorsi giorni aveva condiviso sul proprio profilo Facebook una foto con le copie dell’ultimo libro di Giorgia Meloni esposte a testa in giù in una libreria Feltrinelli. Giornale, Libero e La Verità, si legge, hanno “subito cavalcato l’episodio, lanciando strali, e il docente veneziano è stato subissato di insulti, e poiché appartiene a una nota famiglia ebraica della città, in tanto livore nei suoi confronti non sono mancati cenni antisemiti”.
Un nuovo attacco arriva oggi dalle colonne della Verità, dove si fa riferimento al suo coinvolgimento e a quello di altri storici in una commissione di studio del Miur. “Programmi di scuola decisi da odiatori rossi”, il titolo in prima pagina.
Libero segnala in breve una nota del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, che ha annunciato l’intenzione di richiedere l’allontanamento dello studioso da tale organismo. “Un docente che semina intolleranza – le sue parole – non dovrebbe essere inserito all’intemo di una commissione del ministero”.
David Palterer, sul Corriere Fiorentino, ricorda il grande architetto e artista israeliano Dani Karavan da poco scomparso e l’impatto della sua visione sul territorio. Proprio da Firenze, racconta, era partita di recente l’idea di candidarlo a Premio nobel per la pace.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(1 giugno 2021)