Lele Luzzati a 100 anni dalla nascita
“La sua magia ricca di umanità”

Di fronte alle sue scenografie, diceva Giorgio Strehler, “si ha quasi sempre l’impressione di finire mani, piedi e pensieri dentro un sogno”. Un sogno che per Emanuele Luzzati, il grande illustratore e scenografo genovese di cui giovedì prossimo ricorreranno i 100 anni dalla nascita, iniziava dall’osservazione della sua città. Dalle emozioni speciali che questa gli suscitava, influenzandone profondamente l’opera, i temi, la scelta dei colori. “Genova – raccontava Luzzati, scomparso nel 2007 – è la mia ispiratrice. Genova, dove si entra dai tetti delle case e si esce giù per le strade ripide, labirintica come un bosco, è la mia migliore musa”.
Numerose le iniziative che Genova ha scelto di dedicargli con un’attenzione rivolta anche al suo rapporto con l’identità ebraica oggetto di alcuni suoi celebri disegni. Evento clou l’inaugurazione di Casa Luzzati dentro Palazzo Ducale con custoditi all’interno le sue opere, l’archivio, una biblioteca e un’area didattica. Nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa sarà invece visitabile la grande mostra immersiva Luzzati Experience, prodotta dalla Fondazione Luzzati Teatro della Tosse. 
Fondazione Luzzati che è stata coinvolta anche in un evento specificamente dedicato al suo rapporto con l’ebraismo, in mostra nei locali della Comunità ebraica di Casale Monferrato: l’inaugurazione, domenica prossima, dell’allestimento “Emanuele Luzzati. Un immaginario di respiro universale” curato dalla Fondazione Arte Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale insieme alla Comunità stessa. 
Tracce e segni di un personaggio indimenticabile. “Non solo un grande artista, ma anche una figura dalla profonda umanità” spiega la scenografa Daniele Sulewic, sua storica collaboratrice e curatrice assieme a Paolo Bonfiglio dell’esposizione genovese. “Si lavorava, certo. Ma il lavoro è diventato poi amicizia. È successo con quasi tutti i collaboratori, di cui sapeva conquistarsi l’affetto col suo modo di fare. Ci dava spazio, si fidava, sempre pronto a integrare gli spunti altrui”. La mostra è uno dei tanti impegni volti a restituirne la poesia: “Sarà come entrare in un ring, attorniati da immagini e musica. L’immersione – prosegue Sulewic – in un mondo di favola e di colori”.
Vista la sua prolificità e versatilità, una selezione si è resa necessaria: “La figura di Luzzati – ricorda infatti la curatrice – non è facilmente inquadrabile, avendo lavorato in molti campi: dall’illustrazione all’arte applicata, dal teatro ai film d’animazione”. Una certezza comunque: “Non si può scindere ciò che ci ha dato artisticamente dall’aspetto umano. È una consapevolezza che qui, a Genova, in molti hanno. La città sa di essergli debitrice”. 
Indimenticabile Luzzati lo è anche per Elio Carmi, creativo di fama e presidente della Comunità ebraica monferrina. “La nostra mostra – anticipa – sarà caratterizzata da un percorso scandito dall’ebraismo: il lunario, i parochet, la sfera del misticismo. Esporremo anche alcuni oggetti, tra cui delle ceramiche”. Il rapporto tra i due nasce a metà degli Anni Novanta ed è stato scandito da varie collaborazioni di prestigio. “Ricordo ad esempio l’esperienza del Giubileo, con Lele che fece un bellissimo manifesto ricco di riferimenti alle molte declinazioni dell’italianità. Un collage – sottolinea Carmi – di quelli di cui lui solo era capace”. 
Carmi ricorda Luzzati come un “uomo di humor” e dalla “straordinaria capacità di trasformare il nulla in un concetto”. Tra i tanti aneddoti uno si riferisce alla prima edizione del festival internazionale di cultura ebraica OyOyOy! che fino a qualche anno fa si svolgeva a Casale: “Mi rivolsi a lui per chiedergli una ceramica, il premio da assegnare al vincitore. Gli chiesi poi di venire a consegnarlo di persona. Il nome doveva restare segreto fino all’ultimo. E così, per fortuna, fu. Con sua gran sorpresa scoprì infatti che doveva darlo a se stesso. Fu un momento molto gioioso e divertente”. 

(Nelle immagini: un primo piano di Emanuele Luzzati; un suo disegno dedicato a Rosh Hashanah; una illustrazione dedicata alla sinagoga di Casale Monferrato)

(1 giugno 2021)