Assisi e la cittadinanza ai Testimoni:
“Seminatori di pace e fratellanza”

Medaglia d’oro al merito civile per l’aiuto offerto agli ebrei braccati dal nazifascismo, la città di Assisi è uno dei più importanti luoghi della Memoria in Italia. Una vocazione che è nei luoghi, ma anche nella speciale sensibilità locale. Da questo incontro è nata una proposta, accolta all’unanimità dal Consiglio comunale: il conferimento della cittadinanza onoraria per la pace a tutti i sopravvissuti italiani alla Shoah. Donne e uomini straordinari, si ricorda, “che con la propria testimonianza di vita contribuiscono ogni giorno a coltivare la fraternità, per costruire un futuro fatto di collaborazione e difesa dei più deboli, per crescere nel bene reciproco, per dissodare il terreno su cui cresce l’odio, seminandovi pace, per rendere il nostro Paese un luogo migliore”.
La cerimonia, in programma questo giovedì 17 giugno alle 17, è stata organizzata dall’amministrazione cittadina, insieme al Museo della Memoria della Diocesi e all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Dopo i saluti del sindaco Stefania Proietti interverranno il vescovo Domenico Sorrentino, la presidente UCEI Noemi DI Segni, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, alcuni dei Testimoni della Shoah presenti.
Afferma la presidente Di Segni: “In un periodo in cui molte porte si chiusero, ad Assisi prese il via una straordinaria vicenda di umanità e solidarietà. Uomini di Chiesa, comuni cittadini: insieme in campo per cercare di aiutare il maggior numero possibile di ebrei perseguitati.
Una pagina luminosa di storia che, come istituzioni dell’ebraismo italiano, abbiamo particolarmente a cuore. Ne rinnoveremo il ricordo in occasione di un evento davvero unico. Sono grata ad Assisi per questo riconoscimento, fortemente voluto dall’amministrazione comunale e dal Museo della Memoria nato, alcuni anni fa, su impulso della diocesi. Una giornata dall’immenso valore simbolico, incentrata su valori universali e imprescindibili. Memoria viva che costruisce incontro, speranza e futuro”.
“Questo atto – afferma il sindaco – è doveroso e soprattutto molto sentito anche per dare continuità al ricordo dell’impegno con cui tanti assisani benemeriti misero in salvo circa 300 ebrei durante il secondo conflitto mondiale, arrivati qui dopo l’8 settembre del 1943. Su questa linea, ad Assisi dal 2011 esiste anche il Museo della Memoria che si occupa di ricerca e divulgazione della storia della città proprio per non dimenticare la grande generosità dei nostri concittadini”.
Proprio la memoria, aggiunge Proietti, “deve essere, oltre che un valore per il rispetto del nostro passato, anche una responsabilità di ognuno, in primis delle istituzioni, nell’adoperarsi con tutte le energie e ogni giorno nella lotta contro i totalitarismi, le guerre, le leggi razziali, gli eccidi”.
La cerimonia potrà essere seguita su vari canali: tra gli altri il sito istituzionale del Comune, il canale YouTube Umbria Webcam e la pagina Facebook della diocesi Assisi-Nocera-Gualdo.
(Nell’immagine il palazzo comunale di Assisi)
(14 giugno 2021)