Froome al Tour, ma come gregario
“La mia esperienza al servizio del team”

Dopo qualche timore per una defezione che a un certo punto sembrava nell’aria, la notizia che ha rassicurato i fan israeliani del ciclismo e più in generale gli appassionati di questo sport. Quelli che amano i grandi campioni: a ogni età, con qualunque acciacco. Anche quando non sono in grado di dare il meglio di sé.
È il caso Chris Froome, quattro volte vincitore del Tour de France e l’obiettivo di vincerne un quinto con la maglia della Israel Start-Up Nation. La stagione giusta non sarà probabilmente questa (e chissà, avendo già 36 anni, se mai arriverà). Ma a poche settimane dalla partenza della Grand Boucle l’incognita è stata sciolta: Froome sarà della partita. Non nei panni di capitano, ma in quelli per lui (quasi) inediti di gregario.
Per la classifica il team di Sylvan Adams punterà infatti sul canadese Michael Woods, che ha in carriera come miglior piazzamento in una grande corsa un settimo posto alla Vuelta. Un po’ poco, forse, per ambire a traguardi prestigiosi. Ma si vedrà. La squadra non è nuova a sorprese, come si è visto nell’ultimo Giro d’Italia.
Froome, nonostante il ruolo da comprimario, non sembra stare nella pelle. “Sono due anni che manco dal Tour. Non vedo l’ora di tornarci, di essere al via. Mi sto preparando senza sosta per questo traguardo. Al team – ha affermato – cercherò di trasmettere tutta la mia esperienza”.