La quarta giornata di Ebraica
Da Napoli a Tel Aviv: Raiz
e il suo esordio da scrittore

“Per me che ho scritto prevalentemente in napoletano, questa avventura narrativa è stata anche una riappropriazione dell’italiano. Per cantare ho sempre quasi usato la lingua della città: perché la sua duttilità si sposa molto bene con la musica ritmica della band di cui ho fatto parte per molti anni; perché è evocativa, sensuale e ieratica, mediterranea, semitica nella vocalizzazione e indoeuropea nell’etimologia”.
Storico leader degli Almamegretta, Gennaro Della Volpe è noto con il nome d’arte di Raiz. Il bacio di Brianna, appena pubblicato da Mondadori, è il suo primo libro. Da Napoli a Milano, da Londra a Tel Aviv: una riuscita alchimia tra autobiografia e finzione, con la forza evocativa del racconto che permette di affrontare temi importanti al centro da anni della sua attività di artista attento anche alla sua identità ebraica. “L’italiano – ha raccontato Raiz nel presentare quest’opera – non è la lingua in cui mi parlavano mia madre e mia nonna, ma è la lingua in cui mi hanno parlato i libri che mi hanno formato e i docenti di cui sono stato allievo. Scrivere mi ha dato l’occasione di immergermi in questo liquido amniotico che mi nutre dalla prima infanzia”.
L’artista ne parlerà stasera, alle 20.30, ospite del festival Ebraica. Sul palco del Palazzo della Cultura in sua compagnia ci sarà la giornalista Francesca Nocerino.
La quarta giornata del festival, organizzato dalla Comunità ebraica di Roma e fruibile anche in streaming, si aprirà alle 19 con l’evento “Smart living. Città, case, persone”, con interventi di Fabrizio Iaccarino, Marco Frittella e Marco Panella, uno dei tre curatori assieme ad Ariela Piattelli e Raffaella Spizzichino.

(Nell’immagine Raiz durante un concerto in sinagoga a Napoli – Foto di Luca Canzanella)