Le parole del rabbino capo inglese
“Giochi invernali, non si resti indifferenti
davanti al massacro degli uiguri”
L’attenzione degli appassionati di sport è catalizzata, in questi giorni e settimane, dagli Europei di calcio. Più in là arriveranno, ancor più globali, le Olimpiadi di Tokyo. Occasioni di ripartenza, di ritrovata normalità. Lo sport che unisce.
Ma non è vero sport se calpesta i diritti, le persone, la dignità. Qualcosa che non tutti sembrano aver colto. Spostando l’agenda appena un po’ avanti, emerge infatti che nel 2022 saranno almeno due gli appuntamenti internazionali a dir poco controversi. I Giochi invernali in programma a febbraio in Cina. E i Mondiali, sempre di calcio, che si terranno a fine anno in Qatar. Due manifestazioni da bollino rosso.
“Lo sport è tale se unisce e ispira. Facciamo sì che i Giochi invernali si trasformino in una piattaforma di solidarietà verso la popolazione uigura piuttosto che in uno strumento per distrarre il mondo dalla spaventosa ingiustizia che stanno subendo”. L’appello, con riferimento al massacro in atto contro la minoranza di fede islamica, è del rabbino capo d’Inghilterra e del Commonwealth rav Ephraim Mirvis. Poche parole, un messaggio chiaro.
“Partecipare ai Giochi senza protestare contro queste atrocità sarebbe un inaccettabile atto di indifferenza” ha sottolineato il rav, che ha fatto propria la battaglia di un’organizzazione ebraica che si sta impegnando per rompere il muro del silenzio su questa drammatica vicenda.