Israele e l’unità da preservare

“Come sono belle le tue tende Giacobbe, i tuoi santuari Israel” (Bemidbàr 24;5). Bilam, il famoso profeta pagano, chiamato da Balaq re di Moav a maledire Israele, colto da spirito divino, esprime invece verso il popolo parole di berakhà.
La caratteristica del popolo ebraico che colpisce Balaq e lo rende invidioso nei suoi confronti è la sua compattezza e il suo starsene tranquillo nelle sue tende “shokhen lishvatav” (Bemid. 24;2).
Quando Israele è tranquillo e compatto nessun nemico potrà mai maledirlo. Viceversa, D-o non voglia, tutta la sua debolezza la si mostra quando all’interno di esso vi sono spaccatura e contrasti.

Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna

(25 giugno 2021)