Laicità e uguaglianza
Le nostre istituzioni hanno dato negli ultimi giorni prova di un’insolita fermezza nella difesa della laicità dello stato oppure l’ingerenza del Vaticano è stata così clamorosa da rendere una reazione ferma praticamente obbligata? Difficile dirlo. Certo, di questi tempi la laicità non sembra essere un tema molto di moda. Ancora recentemente ho sentito molte voci su scuole superiori in cui pare sia abituale assegnare un punto in più di credito a chi frequenta l’ora di religione (mi auguro che siano false perché sarebbe una clamorosa discriminazione nei confronti dei non cattolici, dato che – la matematica non è un’opinione – un punto in più per qualcuno significa un punto in meno per qualcun altro a parità di condizioni). E se anche queste voci non fossero vere, dovremmo comunque fare attenzione alla novità di quest’anno, l’educazione civica valutata come materia a sé, tenendo presente che si dà praticamente per scontato che molte ore di questa nuova disciplina siano svolte dagli insegnanti di religione: quanto saranno obiettivi nel valutare i ragazzi che non si avvalgono del loro insegnamento? Quanto potranno trovarsi a loro agio i ragazzi che non si avvalgono nel vedersi valutati da insegnanti a loro quasi sconosciuti ma ben conosciuti dai loro compagni? Per fortuna è lecito supporre che la stragrande maggioranza degli insegnanti di religione cattolica saprà essere giusta nonostante questa situazione oggettivamente anomala, ma è altrettanto lecito temere che qua e là ci saranno alcune sgradevoli eccezioni. Credo che l’UCEI e le Comunità ebraiche dovranno fare un po’ di attenzione per tutelare i ragazzi che scelgono di non frequentare le lezioni di religione cattolica.
Peraltro, dato che la nota verbale del Vaticano riguardava il ddl Zan, forse vale la pena di notare che, a quanto mi risulta, le indicazioni sull’educazione civica non parlano di lotta all’omofobia, come del resto non parlano neppure di lotta al razzismo o all’antisemitismo. Certo, si suppone che si insegni l’articolo 3 della Costituzione che enuncia l’uguaglianza tra tutti i cittadini, resta comunque il fondato sospetto che nelle indicazioni sull’educazione civica si sia volutamente evitato di esplicitare troppo certi temi ritenuti “divisivi”. Insomma, credo che sarà necessario, adesso e in futuro, fare sempre un po’ di attenzione perché, assodata la laicità delle nostre istituzioni, sia altrettanto assodata la laicità della scuola pubblica.
Anna Segre
(25 settembre 2021)