Cerebrolesi nell’esercito, la svolta nel segno di Tsad Kadima
Nata con l’obiettivo di favorire l’integrazione dei giovani cerebrolesi, l’associazione Tsad Kadima è da tempo un punto di riferimento e un centro propulsore di iniziative e progetti. L’ultimo dei quali, appena andato in porto, sembra destinato a lasciare un segno importante nella società israeliana. Si tratta dell’arruolamento di sette ragazzi di una scuola di Rishon LeTzion nell’orbita di Tsad Kadima, candidatisi a questa posizione come volontari. Compatibilmente con le proprie possibilità fisiche e attitudinali svolgeranno alcune attività in una base militare. Un fatto di enorme significato perché la legge, per i cerebrolesi, prevede in automatico l’esenzione dalla leva. Se questa possibilità si è aperta il merito è di Tsad Kadima. E della sensibilità dimostrata da un generale di riserva, Gaby Ophir. Emozionante la cerimonia che ha segnato l’inizio di questa nuova sfida, svoltasi alla presenza dei genitori e dello staff. “Sono una ragazza che arriva a mettere in pratica i suoi sogni e che ha sempre desiderato offrire un apporto significativo allo sforzo nazionale. Ora questo sogno è realtà” ha detto una di loro, Hen Pas, di 18 anni.
Presente anche Alessandro Viterbo, colonna e punto di collegamento con l’Italia di Tsad Kadima: “Questo nostro progetto iniziato anni fa – racconta – è ripreso grazie al generale Ophir, con l’aiuto di una donazione e col supporto dei comandanti della base”. I ragazzi, sottolinea Viterbo, “continueranno la loro vita, ma avranno anche l’orgoglio di passare alcune ore di volontariato alla base”. Per tutti anche una “meritata vacanza” al campeggio estivo che l’associazione si appresta ad organizzare e per il quale sarà attivata a breve una raccolta fondi. Con la possibilità, anche dall’Italia, di intervenire e contribuire.
(È possibile contattare Alessandro Viterbo scrivendo all’indirizzo email alexviterbo@hotmail.com)