Casale Monferrato – Ritratti da Nobel
C’è Albert Einstein naturalmente, ma anche Nadine Gordimer (letteratura 1991) Marshall Niremberg (Chimica 1968), Nelly Sachs (letteratura 1966), François Jacob (medicina 1965), Ben Benjamin Mottelson (fisica 1965), Hans Krebs (medicina 1953), Henri Moissan (fisica 1906) Gertrude Elion (medicina 1988), Donald Glaser (fisica 1960), Aaron Klug (fisica 1960) e poi tantissimi altri: 91 in totale.
Cosa hanno in comune questi personaggi oltre ad avere vinto il premio Nobel? Sono tutti ebrei. Un dato che rappresenta una specie di anomalia statistica se si pensa che il 20 per cento di coloro che hanno ricevuto il riconoscimento sono di origine ebraica, ma lo è meno del 2×1000 della popolazione mondiale.
Niente di strano però se si pensa quanto sia centrale l’istruzione nella tradizione ebraica, ma il numero ha affascinato un grande artista contemporaneo come Omar Ronda. Nato nel 1947 a Portula, un piccolo paesino in provincia di Biella, Ronda è divenuto presto cittadino del mondo e un po’ anche Casalese, grazie alla sua amicizia con la comunità ebraica. Una frequentazione che ha fatto sì che domenica 27 giugno in vicolo Salomone Olper a Casale Monferrato si inaugurasse la mostra “Nobel Prize Frozen”, una serie di 91 ritratti dedicati proprio ai tantissimi premi Nobel di famiglia ebraica che si sono succeduti dalla prima edizione del premio nel 1901 a oggi. Un progetto incompiuto, a dire il vero, perché Ronda di premi Nobel ebrei ne aveva trovati 124, ma il 2017, l’anno in cui ha cominciato a “ibernare” le loro immagini in scintillanti cornici di resina, è stato l’anno anche della sua scomparsa. Messi uno accanto all’alto rimangono, però, un esaltante colpo d’occhio su una straordinaria galleria del sapere umano. Immagini che luccicano per pigmenti fosforici e minerali quasi che la loro scienza si sia cristallizzata per essere ricordata in eterno.
La mostra è stata introdotta da una presentazione nel Cortile delle Api, dove è stata collocata la grande lampada di Chanukkah che Ronda ha realizzato per il museo dei Lumi. Insieme al presidente della Comunità Elio Carmi, anche l’Assessore all’Ambiente del Comune di Casale Monferrato, Maria Teresa Lombardi, che ha portato il saluto dell’amministrazione, Mariella Ronda che ha ricordato lo straordinario affetto che il marito nutriva per la comunità ebraica casalese e infine Barbara Greggio, Assessore alla Cultura del Comune di Biella che ha tracciato un vivido ricordo dell’artista. “Alfred Nobel faceva esplodere la chimica, Omar Ronda i colori. Ne era affascinato fin da piccolo, studiando i riflessi dell’acqua nelle pozzanghere che si ghiacciavano, credo che l’idea della serie di ritratti Frozen sia nata da quei ricordi di infanzia. Ne era capace di appassionarsi di tutto, dalla patafisica all’ecologia. Diceva che l’arte, come la vita, è un’avventura che devi vivere sulla tua pelle”. La mostra è visitabile fino al 25 luglio, ma un altro approfondimento con l’arte di Omar Ronda sarà già domenica 4 luglio alle 16.30 nel cortile delle Api insieme a Vittoria Coen, curatrice della mostra.
L’ingresso all’incontro è libero, si consiglia la prenotazione.
(Nell’immagine in alto, Barbara Greggio, Maria Teresa Lombardi, Elio Carmi, Filippo Chiocchetti, Marinella Genova Ronda, Marco Bertazzoli)