Meis, un nuovo sito
a misura di visitatore

Un sito web completamente rinnovato che fornisce al pubblico nuovi strumenti per scoprire il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. Da queste ore, il Meis ha infatti lanciato online una nuova versione del proprio sito, curato dall’agenzia Imille. Un intervento che, spiega il direttore del Meis Amedeo Spagnoletto, “si inserisce in un discorso più ampio di rinnovamento degli spazi del Museo. Il sito si arricchisce di nuovi contenuti tutti da scoprire che con il tempo diventeranno sempre più vari e numerosi. Il filo conduttore è quello di rendere ancora più accoglienti le nostre strutture, fisiche e digitali, per evidenziare con forza maggiore la nostra volontà di aprirci al dialogo con tutti. Questa è da sempre la missione del Meis, che si propone come un centro polivalente per raccontare ai visitatori oltre 2.000 anni di storia degli ebrei in Italia”.
I lavori sul sito web hanno avuto un obiettivo ben preciso: mettere il ‘visitatore tipo’ di un museo al centro e garantirgli un’esperienza di navigazione guidata, ma anche emozionante. Oltre alla necessità di rendere chiare e facilmente consultabili le informazioni utili che precedono la visita al museo, si è scelto di rielaborare le modalità di comunicazione e gli spazi di approfondimento che permettono di vivere lo spirito del Meis e la sua missione a 360°.
“Il sito non è una mera trasposizione digitale delle informazioni, né pretende di sostituire la visita, ma diventa un continuum del museo fisico. Abbiamo usato il linguaggio comunicativo del digitale per rappresentare a pieno l’essenza del Meis: accogliere l’identità di ognuno”, spiega Marta De Gennaro di Imille, che ha guidato il progetto.
L’idea di base è stata quella di creare un luogo virtuale che dialoghi armonicamente con il museo fisico: largo quindi a linee pulite e minimali, con ampi spazi bianchi e pochi blocchi di testo ben definiti e grandi immagini. Questo approccio da un lato favorisce la visibilità e l’individuazione immediata delle informazioni e dall’altra consente di soffermarsi a riflettere sui vari elementi, proprio come avviene al Meis. “Per abbattere i limiti spazio-temporali abbiamo pensato a nuovi modi per esplorare i contenuti, come moduli che collegano le mostre con i relativi riferimenti bibliografici o nuovi template per le mostre virtuali” prosegue Pietro Spagnolo, Design Director di Imille.
“Ora non resta che navigare – conclude il direttore Spagnoletto – vi aspettiamo online e offline, sempre pronti a rispondere alle vostre domande e curiosità sul Meis”.