“Da Israele al Ruanda, le nostre bici
per dare forza al cambiamento”

Per qualcuno la bicicletta è come una seconda casa, l’estensione del proprio domicilio: casse di ananas, pacchi, utensili. Un mezzo essenziale per la sopravvivenza.
Ma anche, o forse anche per quello, lo sport più amato nel Paese.
Racing for Change racconta la realtà del ciclismo in Ruanda da una prospettiva davvero speciale: quello della Israel Start-Up Nation, l’unica squadra del World Tour che nel maggio scorso ha partecipato alla corsa nazionale a tappe. Una delle competizioni sportive più importanti del continente africano, con centinaia di migliaia di persone sulle strade e un entusiasmo notevole, a tratti travolgente, anche in tempo di Covid.
La presenza del team israeliano, impegnato in queste settimane nel suo secondo Tour de France, aveva un significato ulteriore. Correre per un piazzamento in gara ma anche e soprattutto, come evoca già nel titolo questo intenso documentario, disponibile anche online, “per il cambiamento”.
Kwibuka scritto su ogni muro: l’equivalente dell’ebraico Zakhor, ricorda. E un numero accanto, 27. Quanti gli anni che sono trascorsi da una delle più gravi atrocità mai compiute.
“Entrambi i nostri popoli hanno subito un genocidio. Questa è una gara molto importante per noi. È anche un monito: ci ricorda che lo sport può e deve fare molto di più” sottolinea Sylvan Adams, il patron della Israel Start-Up Nation, durante una toccante visita a uno dei luoghi della memoria.
Non solo parole, ma impegni concreti. La bicicletta come strumento di “pace e prosperità” attraverso il sostegno, ufficializzato nell’occasione di questo viaggio, ad alcune iniziative virtuose avviate localmente. Come la prima formazione ciclistica interamente al femminile del Ruanda, fondata con pochi mezzi ma grande cuore nel villaggio di Bugesera.
Cherie Pridham, la direttrice sportiva della Israel, si commuove. Ha ben chiaro cosa significhi rompere una breccia, aprire una strada nuova. Nessuna squadra del World Tour, fino al suo ingaggio, aveva mai puntato su una donna.
La prima tappa di un sogno fatto di pedali, sorrisi, normalità. E un’ambizione, per il futuro: far sì che un giorno qualche talento ruandese possa arrivare a vestire i colori di una squadra che, come evidenzia Adams, “ha da sempre a cuore i valori del dialogo e della convivenza”.
Racing for Change, appunto.

a.s twitter @asmulevichmoked

(1 luglio 2021)