Varianti, cresce l’allarme

Sul fronte della lotta al Covid, è sempre più allarme varianti. In Italia e a livello europeo.
“Purtroppo la pandemia non è finita. Dobbiamo dire la verità: i numeri segnalano che, nonostante una vaccinazione significativa, il contagio può esserci a causa delle varianti e soprattutto della Delta”, le parole del ministro della Salute Roberto Speranza.
Una realtà sulla quale si concentrano le analisi di vari quotidiani è Israele. Alle prese in queste settimane, nonostante gli ottimi livelli della campagna di vaccinazione che ne hanno fatto un Paese modello, con una impennata di casi.
“A maggio – si ricorda sul Fatto Quotidiano – i numeri erano finalmente praticamente scesi a zero. A zero assoluto nell’esercito, dove l’80% dei soldati erano stati vaccinati. A 13 casi nella società civile. Ma nessuno poteva sapere che poi sarebbe apparsa dal nulla la variante Delta. E la variante Delta è rapida e potente”. Scrive Il Giornale: “Suona l’allarme per la variante Delta e stavolta l’attenzione diventa preoccupazione, per le notizie che arrivano da Israele”. Per Il Foglio Israele “dimostra che i vaccini devono evolversi con le varianti”.

“La storia riscritta in silenzio”. È il titolo di un approfondimento di Repubblica su come la destra che guida le amministrazioni locali stia legittimando “una lettura revisionista di fascismo e antifascismo”. Un fenomeno definito “in rapida accelerazione” e di cui il disegno di legge presentato da Fratelli d’Italia con l’equiparazione delle foibe alla Shoah sarebbe solo “la parte più scoperta”. In questa ossessione parificatrice, viene evidenziato, “si può arrivare a negare la cittadinanza a Liliana Segre perché testimone di Auschwitz e quindi espressione d’una memoria ritenuta assurdamente di parte, che deve essere bilanciata con la memoria di un crimine di segno politico opposto”.

Il Foglio passa in rassegna, una per una, le varie forze che hanno firmato il recente patto tra forze di destra ed estrema destra. “Gli amichetti sovranisti”, li definisce facendo riferimento al vincolo stretto con Lega e Fratelli d’Italia. Da Orban a Le Pen, da Kaczynski ai nazionalisti spagnoli di Vox. Un quadro inquietante tra posizioni retrograde, negazione dei diritti, incapacità di confrontarsi in modo responsabile con le ferite del Novecento. E in molti casi esaltazione stessa dei simboli di quel passato di violenza e morte.

Il Foglio parla anche della vicenda di Alta Fixler, bambina israeliana di due anni ricoverata in un ospedale inglese per un grave danno neurologico. L’Alta Corte di Londra aveva disposto la sospensione di ogni trattamento “nel migliore interesse” della bambina. Alla fine però è stata riconosciuta la richiesta dei genitori di tenerla in vita e di darle la possibilità di essere curata e accudita. Negli Stati Uniti, che hanno concesso un visto. Oppure in Israele.

Smascherato, nel carcere milanese di San Vittore, un aspirante terrorista islamico che faceva propaganda con altri detenuti e diceva di progettare un attentato in Duomo. In testa alla scala del suo odio, riporta Repubblica, “ebrei, americani e rom”.

Sul Corriere Paolo Mieli presenta un saggio di Roberto Della Seta su Vichy e in particolare sul travaso di alcune figure dalla sinistra, anche estrema, alla destra reazionaria alleata dei nazisti. I casi, si avverte, non furono pochi. Su Avvenire Massimo Giuliani parla dell’interpretazione della Genesi da parte del mistico Menachem da Recanati. Una lettura esoterico-teologica “in una visione di unità tra il cielo e la terra”. 

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(6 luglio 2021)