Il destino del popolo

Davanti alla richiesta delle due tribù – Gad e Reuvèn – di non attraversare il Giordano per motivi logistici, Moshè si inquieta violentemente accusandoli di mettersi in disparte dal resto del popolo. I maestri della Mishnà ci insegnano che ogni singolo ebreo deve seguire il destino del suo popolo, in ogni evenienza.
“Al tifrosh min ha tzibbur – non separarti dalla collettività” (Avòt 2;4)
Il destino di ogni ebreo è inesorabilmente legato a quello del resto del popolo, così tutto il popolo è garante anche di ogni suo singolo componente.
C’è bisogno della promessa da parte delle due tribù e della metà di quella di Menashé che in caso di pericolo per il popolo e di una eventuale guerra saranno i primi ad impugnare le armi ed uscire contro il nemico, così come dovranno rientrare nei loro territori soltanto per ultimi. La garanzia di tutto ciò fa placare l’ira di Moshè, ristabilendo l’unità e la responsabilità dei membri del popolo stesso.

Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna

(9 luglio 2021)