Dante e le vie degli ebrei

Esordio a Bertinoro per lo spettacolo “Dante e le vie degli ebrei”, curato dalla struttura performativa e di ricerca Il Ruggiero e promosso con la collaborazione del Museo ebraico di Bologna. Un viaggio “tra storia e poesia, inferni e promesse di paradiso”, dedicato alla storia di Dante nel mondo ebraico. 
Lo spettacolo ha seguito il poeta tra Bologna, città di amici strettissimi e di frequentazioni universitarie, e la Romagna, terra piena di presenze e storie degli ebrei, da Forlì (la città di Guido Bonatti, astronomo e astrologo posto nell’Inferno) a Cesena dove nacque Ovadya Sforno, a Bertinoro che diede i natali a rabbi Ovadià da Bertinoro. Fino all’ultimo approdo Ravenna, dove morì nel 1321. 
Attraverso lo spettacolo si approda al Dante mito dell’Unità d’Italia, fatto proprio dagli ebrei italiani risorgimentali, giungendo quindi al secolo della Shoah, in cui Dante sarà compagno nelle persecuzioni e nell’inconcepibile disumanità dei campi, come per Primo Levi. La storia di Dante nel mondo ebraico, compagno di ogni “canto” di dignità e libertà umane, prosegue nelle traduzioni ebraiche del nostro secolo, prosegue nel nostro tempo.

(Nell’immagine: un momento dello spettacolo, con sullo sfondo un’opera appositamente creata dall’artista Tobia Ravà)

(11 luglio 2021)