Battute sulla Shoah, Tokyo caccia
il direttore dello show
La cerimonia nel segno di Egonu e Bird

Colpo di scena ai Giochi di Tokyo.
A poche ore dalla cerimonia inaugurale il comico Kentaro Kobayashi, direttore dello show, è stato rimosso dall’incarico. Tutto nasce da un comunicato del Simon Wiesenthal Center, che ha evidenziato come in suo show abbia ironizzato sulla Shoah oltre che sulle persone con handicap fisici.
“Qualsiasi persona, per quanto creativa, non ha il diritto di deridere le vittime del genocidio nazista. Il regime uccise anche i tedeschi disabili. Qualsiasi associazione di questa persona alle Olimpiadi di Tokyo insulterebbe la memoria di sei milioni di ebrei e sarebbe una crudele presa in giro delle Paralimpiadi”, il messaggio dell’organizzazione che porta il nome del più celebre cacciatore di nazisti. Preso atto di ciò, il comitato si è “scusato profondamente” e lo ha subito destituito.
L’ennesimo danno d’immagine per un’edizione dei Giochi tra le più tormentate di sempre. Tanto che in rete c’è già chi scherza, chiedendosi quale sarà il prossimo.
Mentre il Giappone pensa a come sostituire Kobayashi, le delegazioni nazionali si scaldano per la sfilata. Tante belle storie in evidenza. Come il sorriso della pallavolista azzurra Paola Egonu, scelta dal Cio per portare la bandiera a cinque cerchi dentro lo stadio olimpico (che, salvo pochi addetti ai lavori, sarà rigorosamente vuoto). “Sfilerò per ogni atleta del mondo” il primo commento di Egonu, la cui scelta ha mandato in tilt i razzisti da tastiera. Con i suoi 22 anni la portabandiera di una nuova generazione di sportive che vogliono lasciare il segno.
Tra le veterane spunta invece il nome di Sue Bird, 41 anni, punto di riferimento della nazionale americana di basket che ha già trascinato all’oro ad Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016. Gli Usa, la superpotenza anche di questi Giochi, l’hanno scelta come portabandiera. Un premio alla carriera per questa straordinaria atleta fornita anche di cittadinanza israeliana.

(Nelle immagini Paola Egonu e Sue Bird)

(21 luglio 2021)