“Appelli a non vaccinarsi
sono inviti a morire”

“Gli appelli a non vaccinarsi sono inviti a morire, oppure a far morire: non ti vaccini, contagi, muori, o fai contagiare e fai morire. Senza vaccinazione si deve chiudere tutto, di nuovo”. Chiare parole, quelle del premier Mario Draghi. Un messaggio anche a chi, all’interno del mondo politico, flirta con i no-vax. Ieri a Torino un nuovo capitolo di questa irresponsabile saga. In migliaia sono scesi in piazza per protestare contro le nuove misure del governo. A scandire l’appuntamento, segnala La Stampa, slogan deliranti come “Nazismo, la storia del Green pass mi ricorda molto quel periodo. La carta con cui doveva andare in giro chi non era ebreo”. 

Vittima del software Pegasus anche la principessa Latifa, la figlia dell’emiro di Dubai Mohammed bin Rashid al Maktoum che, ricorda Repubblica, è “da anni al centro di una complessa saga legale-umanitaria per aver tentato la fuga da palazzo”. Il governo israeliano ha intanto istituito una commissione di controllo sulla società Nso. La prima fase di un’inchiesta che punta anche a indagare “sulle responsabilità dell’ex premier Netanyahu”. 

Il Corriere si sofferma sulle scelte di Joe Biden per il nuovo corso della diplomazia americana. Tra le figure più significative quella di Thomas Nides, 60 anni, futuro ambasciatore a Gerusalemme. Profondamente radicato nella comunità ebraica, si legge, “ha ricoperto incarichi nelle amministrazioni di Clinton e Obama”. In parallelo “si è affermato nel mondo della finanza, fino a diventare direttore generale e vice presidente di Morgan Stanley”. 

“Israele alla guerra del gelato”: è il titolo scelto dal Fatto Quotidiano per parlare del boicottaggio da parte del colosso del settore Ben & Jerry’s, condannato con parole molto nette sia dal Capo dello Stato Herzog che dal primo ministro Bennett. “Stop a vendite per solidarietà ai palestinesi. Ma chi rischia – scrive il Fatto – sono gli operai arabi”.

Critiche, da alcuni giornali di destra, alla decisione del comitato organizzatore di Tokyo 2020 di rimuovere il direttore dello show inaugurale per aver ironizzato sulla Shoah. “I benpensanti che tradiscono la pax olimpica”, titola Libero. Per Il Giornale “I Giochi fermano guerre, non il ‘politically correct'”.

Su 7 del Corriere la booklist di Liliana Segre. Il libro che più l’ha segnata, racconta la senatrice a vita, è Se questo è un uomo di Primo Levi. Nell’elenco anche due opere di George Orwell: 1984 e La fattoria degli animali.

Su Libero un intervento di Vito Anav, esponente della comunità degli Italkim, che racconta come un iscritto AIRE residente a Gerusalemme non possa usufruire di alcuni servizi della Farnesina se non qualificandosi come residente nei Territori ANP. È un po’, ironizza, come se si stabilisse “che Trieste si trova in Jugoslavia”. 

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(23 luglio 2021)