Cosa è stato il 25 luglio 1943

25 luglio, la data dell’ingloriosa caduta di Mussolini. Nell’Italia ormai lontana dal consenso che aveva accolto le leggi razziali e l’entrata in guerra, l’entusiasmo e la gioia per quella che si credeva la fine del conflitto. Ma la guerra continuava, precisava Badoglio, e presto, almeno per una grande parte d’Italia, sarebbe diventata occupazione, violenza, massacro di civili. E Resistenza.
Piacerebbe, in questa data, che i giornali – quelli che la ricordano, che parlano della Repubblica Sociale Italiana – non ricordassero solo un Mussolini che si rivolge al giornalismo, ininfluente (il che suggerisce innocente). Ma il Mussolini delle leggi di Verona, che lanciano in Italia la caccia all’ebreo da parte dei militi della Repubblica di Salò, troppo spesso contrabbandati come ragazzi innocenti. Il Mussolini che muore in divisa tedesca, non da italiano. Ci piacerebbe anche perché in questi giorni vediamo tornare nelle piazze i simboli fascisti e nazisti, portati da masse ignoranti guidate dalla destra estrema, gli eredi di quella Repubblica di Salò. Allora diciamolo davvero che cosa sono stati, e ricordiamo la fine della dittatura fascista, quel 25 luglio 1943.

Anna Foa, storica