No Vax e Stella gialla,
la condanna di Lamorgese
Allarme e sconcerto per le ultime iniziative dei no-vax, caratterizzate anche dall’abominevole paragone tra il Green pass e la Stella gialla. Preoccupazione anche per i prossimi appuntamenti di protesta in programma nel corso della settimana.
“No vax, interviene Lamorgese: manifestazioni da condannare” titola il Corriere, segnalando lo sdegno della ministra dell’Interno. In una nota la sua condanna per simboli e riferimenti che nessuna attinenza “possono avere con le misure adottate dall’esecutivo per contenere la diffusione del virus”. Nella nota anche un riferimento alla presa di posizione della Comunità ebraica fiorentina, riportata ieri sui nostri notiziari. “Lasciate stare l’Olocausto se vi vietano il ristorante” scrive la drammaturga Laura Forti sulle pagine locali di Repubblica.
Su Repubblica le emozioni di Ilana Romano, vedova di una delle vittime dell’attentato palestinese a Monaco ’72, per il minuto di silenzio con cui si sono aperti i Giochi di Tokyo. “È arrivato – spiega – come un sogno inaspettato. Avevo 26 anni quando promisi alle nostre tre figlie che nessuno si sarebbe dimenticato chi erano loro padre e i suoi compagni. Ancora non ci credo”. L’auspicio è che d’ora in poi la commemorazione “rientri nel protocollo delle cerimonie inaugurali”.
Libero intervista l’ambasciatore d’Israele Dror Eydar. Il diplomatico tratteggia un quadro positivo dei rapporti tra i due Paesi, pur esprimendo rammarico per le posizioni italiane nelle sedi internazionali. “Ogni anno – accusa – sono adottate oltre venti risoluzioni contro Israele, non c’è altra nazione che riceva un simile trattamento. Tutti sanno che le decisioni dell’Onu contro Israele sono un teatro dell’assurdo, eppure tutti, Italia inclusa, partecipano alla scena”.
Fauda, la popolarissima serie tv israeliana, è stata doppiata anche in persiano. A trasmetterla sarà Manoto Tv, che da Londra raggiunge via satellite il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Europa. Il Fatto Quotidiano sottolinea il “successo strepitoso” della serie, anche nel pubblico palestinese. A Ramallah, si legge, “Abu Mazen non ha mai perduto una puntata”.
Sulla Cultura del Corriere la postfazione della scrittrice Antonia Arslan al libro Un inafferrabile momento di felicità di Fiona Diwan: il saggio racconta “eros” e “sopravvivenza” in Isaac B. Singer, di cui ricorreva negli scorsi giorni il trentesimo anniversario dalla scomparsa. Il Corriere suggerisce anche la lettura di Nathan e l’invenzione di Roma, scritto da Fabio Martini e dedicato al grande sindaco ebreo della Capitale di inizio Novecento.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(26 luglio 2021)